Ci sono delle persone “patite” (e lasciatemi passare questo termine) per i guinness.
Ho visto gente che si è perforata la pelle con migliaia di piercing per entrare nel mitico librone. Altre che si sono tatuate ovunque, altre che si sono rifatte per intero, anche cambiando le proprie sembianze e trasformandosi in gatti, eccetera, eccetera.
Io, pur non essendo amante dei guinness, sto rischiando seriamente di farne parte.
Quante notti passate in bianco consecutivamente occorrono per entrare di diritto nel librone delle “mamme da guinness”?
Due settimane dite che potrebbero bastare? 😮
Uff… non ne posso davvero più. Come se non ne avessi già abbastanza, ci voleva pure il virus intestinale a rovinarmi il sonno.
Ovviamente chi l’ha preso? Luca! Poverino tre notti di seguito a vomitare e a scaricarsi.
E io? Nel cuore della notte a lavare il bambino, cambiare lenzuola, cuscini e tutto il resto. Tutto in religioso silenzio per evitare di svegliare tutto il condominio!
E a lavoro? Sono uno sbadiglio continuo. Mi ci vorrebbero 7mila caffè, come diceva una canzone di Alex Britti.
L’unica cosa che mi consola è che domani è sabato. Niente sveglia, niente driiiinnn, ma solo tanta tanta tanta nanna.
Speriamo!