Quali sono i cibi che preferiscono i bambini? Quali sono i loro piatti più amati? E perché? Italo Farnetani, pediatra dell’Università di Milano-Bicocca, ha cercato di dare una risposta a questi quesiti facendo una indagine ad hoc su un campione di 231 pediatri italiani appartenenti a tutte le regioni. Ebbene, i piccoli entro i 6 anni hanno una spiccata predilezione per banane, spremute d’arancia, pizze e patatine fritte.
Vi ritrovate? Io abbastanza!
In particolare, dall’indagine emerge che, tra i frutti, da 0 a 6 anni i bimbi preferiscono di solito banana e spremuta di arance; da 7 a 12 anni la top ten si arricchisce: fragole, ciliegie e spremuta di arance. Poi, secondo i pediatri, i ragazzini modificano ancora il gusto, tanto che l’unico frutto amato dalla maggioranza a 13-18 anni è la spremuta di arance.
Fra i piatti preferiti dai piccoli ci sono poi pizza e patatine fritte.
Tra le pizze, dai due a 6 anni la più gradita è è la margherita (57,8%) seguita da quella con i wurstel (31,5%); da 7 a 12 anni le proporzioni si invertono (wurstel per 58,82%, margherita 20%, prosciutto 15%), mentre da 13 a 18 anni al top del gradimento figurano wurstel (40%) e capricciosa (40%)”.
“Ci sono tre elementi che condizionano il gradimento e l’accettazione di verdura e di frutta: la forma, la sicurezza e l’ambiente“, spiega Farnetani.
“Il bambino vuole sempre riconoscere ciò che mangia, perchè non ha ancora la possibilità di eseguire operazioni mentali complesse tanto da poter immaginare che, per esempio, una zucchina viene tagliuzzata in tanti pezzettini diventando uno sformato. Per questo vuole riconoscere ciò che mangia: sono graditi piselli, zucchine tagliate a fettine, insalata a foglie, anche se tagliata in pezzi grandi, oppure pomodori a pezzi. Lo stesso discorso vale per le patate (vanno bene anche quelle fritte)”.
Logica analoga nella scelta della frutta: “Piacciono i mandarini perchè ogni spicchio ha una forma ben precisa, lo stesso vale per le banane, gli spicchi di mela o pera, l’uva. Per questo – assicura l’esperto – la verdura fritta o con salse non è mai ben accetta perchè il bambino non capisce esattamente cosa stia mangiando in quanto il cibo risulta nascosto”.
E ancora: ai bambini non interessa tanto il rischio di contaminazione dei cibi, mentre sono molto attenti alla comodità. “Meglio se la frutta non ha i semi o la buccia (è tollerato un nocciolo, tanto si riconosce e lo si elimina facilmente), inoltre non si deve far troppa fatica a masticare. Per questo si deve scegliere sempre verdura e frutta che si mangi senza troppa fatica”, dice l’esperto. Infine, grandi e piccoli devono sempre mangiare gli stessi tipi di frutta e verdura. Avere lo stesso cibo dei grandi, per i piccoli è “un irresistibile stimolo a mangiare”.
Che ne pensate?
Per quanto riguarda i miei piccoli, Marco con la frutta ha proprio un brutto rapporto. Non la vuole vedere neppure in fotografia. Proprio per questo, come vi ho già raccontato, mi invento tutte le storie, compresa quella della mela magica.
Altra cosa che proprio non tocca sono i dolci. Di nessun tipo e di nessun genere. Neppure biscotti, caramelle, torte. Neanche se fatte in casa da lui!
Invece è ghiotto di pasta, prosciutto, carne, polpette, pesce, patate e pizza. Ne mangia in quantità industriale anche se è un fuscello.
A pranzo e a cena divora 70 grammi di pasta, più il secondo… Non male vero?
Luca, invece, poverino, ancora mangia solo farine, pappine, passati di verdura, frutta e omogeneizzati. Non ha ancora avuto il piacere di assaggiare il pomodoro e neppure la pizza. Ma da come si pone con il cibo mi sembra già un buongustaio!
E voi? Anzi i vostri bimbi che mangiano?