“Mamma ma perché devi andare al lavoro? Rimaniamo a casa insieme, io non voglio andare alla scuola materna”. E io vorrei rispondergli: “Sapessi io che voglia che ho di andare in ufficio!”. Ma mi faccio seria e gli dico: “Marco, amore, perché ci servono i soldini per comprare le cose”. E lui: “Ma ce li porta papà”. E io: “Ma non ci bastano”. E lui: “Te li do io, guarda”. E mi mostra la sua manina con il pugno chiuso. Dentro ci sono i suoi denari, molto virtuali.
Iniziare così la settimana non è proprio il massimo. Ma arrivo in ufficio e sulla scrivania trovo l’ultimo numero di “Figli Felici” che titola: “Mamme al lavoro e bambini felici”. Sembra quasi fatto apposta.
Lo so, non sono l’unica ad avere i sensi di colpa per il fatto di lasciare i bambini per tante ore. Anzi, credo che sia una sensazione che accomuna tutte le mamme lavoratrici. Ed è proprio per questo che vi riporto i 4 consigli utili che ho trovato nell’articolo e che mi hanno risollevato il morale.
Innanzitutto ci dobbiamo convincere che i bambini stanno bene anche quando noi non ci siamo e ci dobbiamo impegnare a vivere al meglio i momenti che passiamo con loro. Conta infatti più la qualità che la quantità del tempo trascorso insieme. E questo lo ha rivelato anche una recente ricerca della Columbia University School of Social Work.
Ma torniamo ai consigli:
1) Ogni tanto una sorpresa. I bambini adorano i fuori programmi, soprattutto se si tratta di “tete a tete” con la mamma (o papà) tipo: una serata in pizzeria a due o un bel cartone al cinema.
Gli slanci di intimità- scrive Riza- tessono intimità insospettate e fanno perdonare ai bambini le tante volte in cui sentono la nostra mancanza.
2) Portati qualcosa di suo al lavoro. I bambini hanno bisogno di sapere cosa fa la mamma quando è lontana. Un ponte tra l’ambiente domestico e quello lavorativo serve a rassicurarli.
3) Al rientro dedica 15 minuti solo per lui. Un quarto d’ora di coccole, giochi, dialogo, dimenticando tutto il resto. E se si va al parco o a comprare un gelato bisogna fare attenzione a non passare tutto il tempo al cellulare. Averci per finta è tra le cose che li irrita di più. Non è la nostra presenza a stimolare i bambini, ma è l’interazione con loro.
4) Infine la cena, che deve diventare un momento da vivere insieme, coinvolgendo i bambini ai fornelli e cucinando i loro piatti preferiti.
A proposito: a mio figlio piace da morire preparare le torte o i biscotti con me. E anche farcire la pizza, devo dire, lo diverte un mondo!
Sembra fattibile, vero? Io proverò a mettere in pratica tutti i consigli. Fatemi sapere come va a voi!