Come cambiano le cose se si cambia prospettiva: da piccola facevo il count down e aspettavo con ansia e con gioia il 22 dicembre, giorno in cui cominciavano le lunghissime vacanze di Natale. Ora il conto alla rovescia lo faccio comunque, ma con un altro pensiero: dove e con chi lascio i bambini?
L’opzione nonni non c’è, sono troppo lontani. L’opzione ferie non mi copre l’intero periodo: 20 giorni sono proprio tanti! Mi rimane l’opzione baby sitter, ma costa praticamente come la tredicesima. E allora?
Parlando con le altre mamme e papà, mi sono resa conto che questo non è solo un mio problema, ma riguarda la maggior parte delle famiglie in cui lavorano entrambi i genitori. E dove non si può contare sul preziosissimo aiuto dei nonni.
Una delle mamme della scuola materna di mio figlio ha proposto una soluzione molto molto interessante: si tratta dell’“unione delle forze”. Mi spiego meglio: cinque o sei mamme si organizzano per tenere a turno i bambini in casa. In questo modo ognuna deve prendere solo 1 giorno di ferie. I bambini stando insieme si divertono un mondo. L’unico problema è che a fine giornata la mamma di turno sarà distrutta e la casa pressoché demolita! Ma il costo… è pari a zero o quasi!
Niente male, vero?
L’altra possibilità è la “scuola che fa da baby-sitter“. Un progetto pilota partito qualche anno fa a Torino e Cagliari, ma che adesso sta prendendo piede anche nelle altre città d’Italia. A Milano l’iniziativa sarà attuata in 5 scuole. E anche il Comune di Firenze si sta attrezzando.
In pratica i bambini rimangono in classe a giocare e a fare i compiti seguiti da educatori di cooperative esterne. Il costo varia, va dai 15 ai 20 euro al giorno, con sconti per chi ha redditi molto bassi o più figli a scuola.
L’idea mi piace, ma mi lascia perplessa per alcuni motivi. Il primo riguarda il legame maestra-bambino che in questo caso viene a mancare, visto che le educatrici vanno in vacanza. E quindi per i bimbi, soprattutto per i più piccoli potrebbe essere difficile l’adattamento.
Poi c’è il problema della mensa che non c’è. Quindi bisognerebbe rivolgersi a servizi di catering oppure al panino da casa, ma che tristezza!
E infine: chi vigila su queste cooperative? Come si fa a sapere se gli incaricati sono persone affidabili?
Voi che ne pensate e come vi state organizzando per le lunghe-lunghissime vacanze di Natale?