A nove mesi già sfilano truccati e agghindati come mini adulti.
A tre anni calcano le passerelle con moine da vip, mentre i genitori scalpitanti urlano: “Girati, toccati i capelli, fai un sorrisino, inchinati, voltati…”
E a mezzanotte sono ancora lì, mezzi addormentati su mamma e papà, ma desiderosi di indossare la fascia di miss e mister qualcosa, non importa cosa.
I genitori mettono la mano sul fuoco: “E’ solo un gioco, sono stati loro, i bambini, a decidere di partecipare”.
Come se un bambino a pochi anni di vita sapesse già cos’è un concorso.
Per loro, per i bimbi, i grandi hanno tanti sogni nel cassetto. Un futuro glorioso fatto di luci, riflettori e … soldi. Continua a leggere