Settimana scorsa la mia casa era ricca ricca. Con noi c’erano i miei suoceri.
Certo, non è stata una settimana grandiosa, visto che si è ammalato prima Marco e poi anche mia suocera.
Ma era bello tornare a casa, suonare il campanello e trovare qualcuno pronto ad aprire la porta!
Meno bello avere figlio e suocera febbricitante. Vebbè! Non si può avere tutto dalla vita 😉
Perché vi racconto questo? Perché dopo il terzo giorno di febbre mio suocero mi ha chiesto: ma perché la pediatra non è ancora venuta a casa a visitare il bambino?
Gli ho risposto: “Non l’ho neppure chiamata. E’ influenza, passerà da sola. E poi, in ogni caso, non è lei che viene, siamo noi a dover andare da lei”.
Lui incredulo: “Ma come? Se il bambino ha la febbre non può uscire!”.
E io: “I pediatri hanno circa mille pazienti a testa. In questo periodo un buon 50% dei bimbi ha l’influenza. Se i medici dovessero andare in giro per le varie case, non basterebbero 24 ore al giorno per visitare tutti i piccoli pazienti. Invece fissando un appuntamento è più semplice… almeno per loro”. Continua a leggere