Domenica scorsa chiacchieravo con una mia amica.
Io: “Ehi, sei sparita questa settimana””.
Mi ha risposto: “Sai, sono stata poco bene, ho avuto una colica renale”
Io: “Urka, una colica renale? Dicono sia molto dolorosa”
Lei: “Ti ricordi il parto?”
Io: “Forte e chiaro”
Lei: “Ti ricordi che tra una contrazione e l’altra passavano dei minuti?”
Io: “Beh, menomale, servivano per riprendere le forze, altrimenti sarebbe stata la fine”
Lei interrompendomi: “Bene, con la colica renale non c’è tregua. E’ una contrazione unica, fitta, fortissima, lancinante. In pratica è come se avessi partorito il mio terzo figlio, solo che questa volta l’ho fatto nero e piccolissimo. In pratica un sassolino”.
Io: “Cavolo, speriamo che si tratti di una esperienza unica nella tua vita! Nel senso … speriamo che non ti venga mai più una cosa simile!”
E dentro di me pensavo: “Speriamo pure che non tocchi mai a me ;)”
Non mi è sfiorato neppure il pensiero che potesse venire anche ai bambini.
Ammetto l’ignoranza, pensavo che le coliche renali fossero problemi dei grandi, che non potessero riguardare anche i piccoli. E invece mi sbagliavo. La calcolosi renale colpisce 2 bambini su 100!
Ma, almeno per i piccoli pazienti c’è una bella notizia: all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma è possibile polverizzare i calcoli renali dei piccoli con una “puntura” indolore. Continua a leggere