La quarantena forzata cosa ci ha tolto e cosa ci dato?

25 marzo.
La giornata è cominciata nel migliore dei modi. O quasi.

“Marco alzati, è tardi. Marco alzati. Per favore lo vuoi capire che non sei in vacanza? Marco, ma perché devo perdere la pazienza ogni santo giorno? Non voglio urlare come una matta già di prima mattina!”

Dopo 5 minuti.

“Ora bastaaaa!!!  Se non sollevi quelle terga da quel letto entro e non oltre 5 secondi, ti vengo a prendere io e penso che la tua giornata si tingerà di infinite tonalità che vanno dal grigio scuro al nero pece!”

Come volevasi dimostrare… con le buone si ottiene tutto. Con gli occhi ancora assonnati, Marco ci ha raggiunti in cucina dove eravamo tutti seduti intenti a fare la colazione.

Io: “Sapete che la mia amica Issima domenica scorsa ha fatto un gioco con i suoi figli? Ha posto loro la seguente domanda: “Cosa vi ha dato e cosa vi ha tolto il “Coronavirus”? (ovviamente inteso come periodo di quarantena forzata!)

Luca: “E cosa hanno risposto i figli?”

Io: “Non te lo dico, altrimenti ti influenzo con le loro risposte. Io voglio sapere cosa pensi tu. Cosa hanno risposto loro lo so già!”

Ci ha pensato veramente poco e ha subito detto: “Il coronavirus mi ha tolto lo sport. Mi ha tolto il calcio. Mi ha tolto la libertà di fare passeggiate, di correre, di giocare fuori. Mi ha tolto la possibilità di muovermi”.

Io: “E cosa ti ha dato?”

Luca: “Mi ha dato la possibilità di stare più tempo insieme a voi. Anche se devo dire, mamma, che tu sei un po’ nervosetta. Perdi sempre la pazienza… e senza neppure contare fino a tre”

Io: “E basta? Non hai da aggiungere nulla?”

Luca: “Sì, il Coronavirus mi ha tolto il senso dell’umorismo”

Al che, siamo tutti scoppiati a ridere.

Mio marito: “E da quando hai il senso dell’umorismo?”

Luca: “Perché ridete? Che cos’è il senso dell’umorismo?”

Io: “E lo chiedi a noi? Luca ormai l’hai perso, non lo saprai mai più!”

Io: “Marco e a te?”

Lui: “Non te lo dico. Sono arrabbiato con te!”

Io: “Va bene, non importa!”

E lui: “Va bene? Cosa vuole dire “Va bene!”. Non insisti con me? Non ti interessa sapere cosa penso io?”

Io: “Si, ma se non vuoi parlare…”

Marco: “Le cose che ha detto Luca sono banalità. La cosa vera è che il Coronavirsus ci ha tolto lo smog”

Io: “E la pace nel mondo non la vogliamo aggiungere?”

Marco: “Sempre a prendermi in giro! Uffaa”

Io: “Qualcosa di più concreto?”

Marco: “Sì, il Coronavirus mi ha portato via la possibilità di stare con i miei amici. Di andare con il monopattino sulle rampe. Di andare a fare dei giri in bici con i miei compagni. Però mi ha dato la possibilità di passare più tempo a giocare con il tablet, di guardare i film la sera, di andare a letto più tardi e anche di alzarmi più tardi”

Luca: “Sì, pure io aggiungo il tablet e la Nintendo..”

Io: “Scusate, ma la scuola? A nessuno di voi due manca la scuola”

Nessuna risposta!

Dopo qualche secondo Luca ha aggiunto: “A pensarci bene sì, mi mancano gli intervalli che facciamo a scuola, quando andiamo fuori a giocare a calcio!”

A quel punto ho guardato negli occhi mio marito: “Certo che queste sono soddisfazioni!!”

Marco: “Scusa mamma, ma come fa a mancarci la scuola se passiamo tutto il tempo a fare i compiti o a sentire voi che urlate: “Fate i compiti!”.

Io: “Marito, e a te cosa ha dato?”

Lui: “Al momento penso un paio di chili in più, con la buona probabilità che aumentino ancora!”

Loro: “E te mamma?”

Io: “La regolarità intestinale. Senza dubbio posso dire che è una delle cose che che mi ha tolto!”

Luca: “Non ho capito”

Marco: “Luca vieni di là che te lo spiego”…

E così sono rimasta da sola in cucina. Il tempo di mettere le tazze in lavastoviglie, di pulire il tavolo che mio marito era già pronto con il pc per cominciare la giornata lavorativa.

A noi tutti questa quarantena forzata ha dato la possibilità di metterci alla prova e di lavorare con strumenti nuovi. Da un giorno all’altro siamo stati catapultati in un mondo diverso, fatto di 4 pareti e di  smartworking, di video conferenze…

Niente più corse forsennate per arrivare in tempo a lavoro, fare la spesa, correre a prendere i ragazzi da uno sport e portarli altrove. Tornei, gare, partite…

Il tempo si è maledettamente fermato.

Addio fretta. Non solo non si corre più, ma nemmeno si cammina! Se prima l’obiettivo della giornata erano i 10mila passi. Ora se arrivo a 5 mila faccio i salti di gioia!

Però abbiamo messo e continuiamo a mettere a dura, durissima prova la pazienza e l’intero sistema nervoso.  Le chat di scuola esplodono di messaggi. E il fegato lentamente si avvelena.

Stamattina la mia amica Giudy, durante un momento si sclero comune, mi ha detto: “Cavolo Mari, devi scrivere un articolo al fulmicotone… Non possiamo andare avanti così. Scoppiamo tutte”

Lo farò Giudy… lo farò. Porta pazienza 😊

Ps. volete sapere cosa ha risposto la mia amica Issima? La quarantena ha cancellato dalla sua lista la parola “fretta”. Le ha fatto riscoprire il piacere della cucina e dello stare a tavola con i suoi meravigliosi figli. Il grande sacrificio? Come per tutti: “LA LIBERTA'”

E anche io non vedo l’ora di tornare alla mia maledettissima routine fatta di sano stress!

 
Ultima cosa: se vi va, fate lo stesso gioco a casa vostra e fatemi sapere cosa questo periodo di quarantena vi ha tolto e cosa vi ha dato!
 

8 risposte a “La quarantena forzata cosa ci ha tolto e cosa ci dato?

  1. Maria io sono controtendenza….tu sai quanto ami stare fuori casa, praticamente la mia famiglia utilizza l’abitazione solo per dormire, come abbiamo un minuto usciamo , facciamo gite, sport all’aperto, passeggiate….tutto cio’ che si puo’ fare fuori….quindi temevo un tracollo psicologico mio e del resto della famiglia Fede in primis.
    Invece devo dire che passata la terza settimana sono molto soddisfatta delle nostre nuove routine…durante la giornata ognuno ha i suoi doveri io e mio marito lavoriamo ognuno in una stanza e Fede in cameretta fa le sue videolezioni e poi studia o gioca alla play con gli amici on line. Ma ci ritroviamo per i pasti , che ci godiamo con calma rimanendo a tavola a chiacchierare, e durante la giornata ci cerchiamo per un abbraccio, un caffe’, un confronto e sono momenti mai avuti nella quotidianita’ che di solito dividiamo con altre persone. Poi io e mio marito e a volte si unisce Fede ci concediamo un’ora di allenamento nel nostro giardino e per me quello e’ il momento piu’ bello della giornata…condividiamo fatica e sudore, ma anche la soddisfazione di arrivare in fondo ad un percorso incitandoci a vicenda….so gia’ che quando riprenderemo la vita normale tutto questo mi manchera’ tanto perche’ sicuramente usciro’ da questa esperienza molto cambiata…e con una visione della vita diversa…
    Tornando al post a Fede manca tanto il calcio ma piu’ di tutto di tutto i nonni, li chiama e glielo dice ogni giorno e i nonni si commuovono….con gli amici si sente tramite play , fanno anche gare di palleggi ognuno nella sua cameretta e commentano con le cuffie chi ne fa di piu’ …a noi adulti mancano i genitori sicuramente, le serata con gli amici , le nostre camminate in centro che adesso tutto vuoto sarebbe stupendo da vedere..pero’ quello che ci ha dato al momento e’ immensamente piu’ grande…

  2. Buonasera
    Cara Sig.ra Maria, se mi censura anche un innocuo e igenico Saluto Romano, credo che non siamo alla frutta, ma direttamente al caffè. Comunque vada è sempre viva la mia ammirazione verso il Suo blog. Un caro Saluto Italiano.
    Cordialmente.

  3. Buonasera.
    Cara Sig,ra Maria, eccoci in trincea ! quelli che da anni si aspettavano qualche cosa di catastrofico, oggi possiamo provarlo direttamente sulla nostra pelle. Una guerra ? certo
    che sì, invisibile ma lo è. E purtroppo l’intero pianeta pagherà un prezzo altissimo in vite umane. La quarantena forzata non è nulla difronte alla morte, ma dovremo imparare a convivere, con un nemico che si muove abilmente, su tutto quello che ci circonda. E credo che questa sia la cosa peggiore. Mi auguro che quando tutto sarà finito, le nuove generazioni capiscano che i valori di una persona, non si riducono esclusivamente a quelli economici ma si ritorni a sottolineare e migliorare quelli morali. Tutto quello che stà succedendo è il risultato di una scelta ben precisa, fatta dai poteri forti per risollevare l’economia mondiale. Un virus studiato a tavolino, per ripulire l’intero pianeta, considerato il fatto che da anni, continuano a dire che ormai siamo in troppi. In questi giorni di forzata clausura, stiamo vicini ai nostri figli e riallacciamo quegli affetti che per molti (io compreso) stavano lentamente scemando. Sono più che certo che ce la faremo, perchè siamo un popolo meraviglioso e intraprendente. Un consiglio che mi permetto di dare è di non ascoltare quello che viene quotidianamente detto dalle tv e in rete. Spesso le notizie, tengono tranquillo il gregge. Un abbraccio a tutti. Buona serata a tutti voi e ai vostri figli.
    Ciao Ginger70
    Cordialmente

    • Ciaooo Marco!!che bello risentirti!! Spero tu stia bene e anche la tua famiglia!concordo con te comincio a pensare a malincuore che sia stata un abile mossa politica x dare una bella ripulita ma economicamente non ti nascondo che sono molto preoccupata. I dati che dicono e danno spesso fasulli ho amiche che lavorano in ospedali diversi e la situazione e drammatica. Speriamo le nuove generazioni traggano insegnamento da quanto sta succedendo! Mi raccomando teniamo duro noi della vecchia guardia!!!a presto un grande abbraccio

  4. Mi ha dato un terribile mal di schiena e mi ha tolto le mie camminate. Forse il mal di schiena è dovuto proprio all’inattività chissà.
    Seriamente, mi ha tolto la libertà di muovermi, la routine, la gioia di programmare un fine settimana o pensare ad un viaggio, la possibilità di vedere Nina, che sta crescendo in fretta e la seguo solo con le videochiamate, o via skype… ecco una cosa che mia ha dato, imparare ad usare queste tecnologie. Usavo skype quando uno dei miei figli era in Canada, poi dimenticato tutto. Per vedere Nina ho dovuto istallarlo di nuovo e per una poco tecnologica e tutto dire, però avevo tanto tempo a disposizione…
    Mi ha dato la possibilità pensare stando sdraiata comodamente su un divano o sul letto, è un vero toccasana. Tanti si lamentano, a me piace. Stare tranquilli, accettare quello che ci sta accadendo, prendere il buono, in questo caso il tanto agognato riposo invocato prima della quarantena.
    Un abbraccio Maria.

  5. Maria era tanto tempo che non leggevo il blog, domani o probabilmente sabato mattina che faremo la colazione tutto insieme farò la stessa domanda alla mia famiglia, io per ora posso dirti che il corona virus mi ha tolto la libertà di uscire e vivere fuori, ma la possibilità di godermi se pur in modo forzato la mia famiglia, anche se conciliare Smart working con la famiglia è più stancante..

  6. Maria io x fortuna lavoro senno avrei ammazzato quel lazzarone di mio figlio e isterico di marito!pensi di essere una via in estinzione possibile che discutano tutto il santo giorno anziché apprezzare lo stare insieme senza fretta senza stress ???!!!! Mah non so cosa pensare se non che a mio figlio manca il basket e dopo scuola x giocare in giardino e le pizzatecon amici!!!

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