Non è mia abitudine criticare o parlare male della gente. Ma stavolta ho veramente provato vergogna per lei: una mamma di un bambino di nove anni che gioca a calcio.
Giovedì sera, in via del tutto straordinaria, i bambini della squadra di calcio di Luca hanno partecipato ad un torneo.
Dopo aver lasciato i ragazzi, noi genitori siamo andati sugli spalti e subito abbiamo notato questa signora. Capelli biondi, voluminosi, ricci. No, non l’abbiamo notata per il suo charme, ma per la sua voce. Lei non parlava, LEI URLAVA. E diciamo che dalla sua bocca non uscivano solo dolci parole, ma anche frasi di cui non andare fieri. Poi qualche parolaccia qua e là condiva il tutto e rendeva la serata ancora più gelida di quella che era.
Il tifo è bello quando incoraggia, quando dà forza, non quando svilisce.
La “signora” invece pensava di sostenere la sua squadra urlando frasi irripetibili contro gli avversari che purtroppo, in quel momento, erano i nostri figli: bambini di 9 anni. Continua a leggere