Io dico sempre a mio figlio che sono un po’ come Dory, l’amica di Nemo. Lei soffriva di perdita di memoria a breve termine. Io allargo l’arco temporale ad un tempo indefinito.
Tante cose mi sfuggono e per evitare di perdermi nei meandri dei miei impegni e in quelli dei miei figli, devo segnare tutto sull’agenda altrimenti le informazioni passano per direttissima dalla RAM del mio cervello al dimenticatoio generale.
E fin qua, trovo conforto nelle chiacchiere con le amiche e colleghe. Siamo tutte nelle stesse condizioni. “Sarà colpa dell’età che avanza” ci diciamo per trovare una giustificazione.
Ma la cosa che mi mette più in imbarazzo e non saper rispondere alle domande dei mei figli attinenti alle materie di studio.
Marco: “Mamma, tu queste cose le hai studiate a scuole, le devi sapere!”,
Io: “Vero, ma più di 35 anni fa”!
Marco: “E cosa importa. Se le hai studiate vuol dire che le hai apprese e quindi le devi sapere, altrimenti a che serve studiare se poi si dimenticano le cose!”
Io: “Tesoro, sarebbe bello. Ma le cose non vanno proprio così. Quando la memoria del cellulare è piena che fai?”
Marco: “Pulizia. Cancello le cose che non sono importanti. Generalmente parto dai video che sono i più pesanti”.
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