Neuropsicofonia: la cura contro l’infertilità da stress

Le “carte sono in regola”: gli esami sono perfetti, il desiderio c’è, l’amore anche. Ma il bimbo non arriva. Perchè? Cosa interferisce? Una della cause potrebbe essere lo STRESS.
Sembra quasi incredibile, ma lo stress libera gli ormoni antigravidanza e diventa un perfetto anticoncezionale anche quando la coppia desidera ardentemente un figlio.

Quando il desiderio di un figlio non è esaudito, l’angoscia e la frustrazione genera un livello di stress notevole. Questo stato di ansia induce l’organismo a rilasciare il cortisolo, l’ormone che interferisce negativamente con le altre sostanze biologiche responsabili della riproduzione. Così si innesca un meccanismo circolare che induce uno stato di Sterilità.

Che fare? Una rivista scientifica americana. Applied Nursing Research, ha dimostrato come la musica possa far superare i fattori psicologici che ostacolano i meccanismi riproduttivi.
Adriano Formoso, ideatore del metodo terapeutico  (una forma evoluta e nuova della musicoterapia) spiega come questa terapia dei suoni abbia portato una paziente su due a rimanere incinta.

“E’ come se la donna infertile avesse una difficoltà a “crescere”, sostiene Formoso. “Talvolta questo aspetto si manifesta sia nella sfera della condotta alimentare (mangia di più o non mangia) sia in quella sociale (ritiro dalla vita in comunità). Tale blocco interviene a livello psico-neuro-endocrino-immunologico sulla funzione riproduttiva. E’ come se il corpo rimanesse irrigidito da questi aspetti sommersi nella psiche della donna, senza aprirsi, fluire e trasformarsi sino a riprodursi e rinascere insieme a una nuova vita come estensione della propria. Il senso del tempo che la donna trattiene dentro, rallenta anche le funzioni biologiche e queste, nella maggior parte dei casi, inibiscono la gravidanza.

LA NEUROPSICOFONIA

La relazione tra fertilità, rilassamento e miglioramento della respirazione sono tra i fondamenti della Neuropsicofonia. A differenza della musicoterapia, dove è richiesto di suonare uno strumento, la Neuropsicofonia prevede l’utilizzo di musiche particolari già fatte, dagli effetti dei toni binaurali, suoni particolari eseguiti dal terapeuta che intervengono sui traumi incarcerati nella memoria psichica.

Mi sono occupato di musicoterapia a partire dalla metà degli anni novanta ed è proprio attraverso la musicoterapia che mi sono accorto che alcuni suoni agivano a livello psico-neuro-endocrino-immunologico più di altri. Da qui si è sviluppato l’interesse della ricerca che ha condotto alla scoperta della Neuropsicofonia – continua Formoso – Con riferimento esplicito ai miei studi sulla sperimentazione della Neuropsicofonia, i miei dati confermano quelli riportati dall’ultima ricerca americana sul tema.