Qualche settimana fa mi ha chiamato la mia amica giornalista Isabella Dalla Gasperina dicendomi: “Ho letto un libro proprio bello, tratta il tema delle adozioni dei bambini. Che ne dici di scrivere una recensione sul blog?”
L’adozione è un argomento che non ho mai affrontato perché, sinceramente, non ne ho le competenze. Però ho letto questo libro e devo dire che mi ha dato tanti spunti su cui riflettere.
Domande spesso inopportune che si fanno alle coppie che dopo qualche anno di matrimonio o convivenza non “allargano” la famiglia. A quelle battute che sembrano simpatiche e che invece feriscono il corpo e l’anima di chi le riceve.
Leggendo la prefazione, di Aldo Cazzullo, mi sono soffermata su questa frase: «Un bambino nato da un’altra donna mi chiama mamma. Non mi sfuggono la grandezza di questa tragedia e la profondità di questo privilegio».
Mi sono venuti i brividi. Quanta saggezza in queste poche righe!
E se i genitori adottivi dopo un lungo percorso fatto anche di ostacoli burocratici, di psicologi, assistenti sociali, arrivano pronti (o quasi) all’evento, i nonni o i parenti più vicini lo sono altrettanto?
L’autrice di questo libro, Francesca Mineo, in questo libro racconta la sua storia di mamma adottiva, ma lascio a Isabella l’onore della recensione: Continua a leggere