Lo scorso sabato pomeriggio ha squillato il mio cellulare. Non sono riuscita a rispondere in tempo perché ero al campo di calcio a guardare la partita della squadra di Luca e non ho sentito subito le vibrazioni dello smartphone.
Con la dovuta calma, tra un’azione e l’altra dei piccoli giocatori, ho preso il cell e ho guardato il display per capire chi mi avesse chiamato. Era una mia collega, in verità più amica che collega.
“Cosa sarà successo? Come mai mi ha chiamata durante il weekend?”, mi son chiesta.
Neppure il tempo di fare delle ipotesi, che il cell ha cominciato a vibrare. Stavano arrivando dei messaggi: “Maria, ho messo per errore il pannolino della bambina in lavatrice, che faccio?
Tra me e me mi sono detta: “Boh! Perché dovrei saperlo io?” Continua a leggere