Qual è il momento giusto per mettere al mondo un figlio?

Oggi non voglio raccontare, ma vorrei leggere le vostre opinioni. La domanda non è delle più banali, anche se in prima battuta potrebbe sembrarlo. Quello che vorrei capire è: “Esiste un momento giusto per  mettere al mondo un figlio?”
Non parlo tanto di condizioni economiche, come avere un lavoro stabile, una casa in cui accogliere il nascituro, avere la possibilità concreta di sostenerlo e di dargli un futuro…

Ma mi riferisco più alla condizione psicologica di chi pensa di fare questo grande passo. Insomma, secondo voi per fare figli ci vuole più incoscienza o più coraggio?

Ieri sera, eravamo tra colleghi e stavamo scherzando con un prossimo quarantenne.
“Allora, quando ti decidi a fare questo figlio?” gli ha chiesto simpaticamente una collega.
Ed io: “Occhio, guarda che un figlio ti scombussola la vita. Sei certo di voler rinunciare ai tuoi aperitivi serali, ai tuoi sabati fatti di locali notturni, discoteche, drink e libertà, alle domeniche mattina passate a poltrire fino al pomeriggio nel lettone, ai lunghi viaggi, eccetera, eccetera? Continua a leggere



La scelta migliore…

Prendere delle decisioni che peseranno e/o influenzeranno il futuro degli altri è di per sé già difficile. Quando poi questi “altri” sono i tuoi figli, la scelta diventa ancora più complicata.

Ma fare il genitore è anche questo.
E mi sto rendendo conto giorno dopo giorno che più i figli diventano grandi e più è difficile. Continua a leggere



Il dubbio

E’ già da tempo che mi chiedo se sia giusto o meno raccontare, mettere nero su bianco quanto accade dentro le mura di casa mia, anzi di casa nostra, visto che a viverci siamo in quattro.
Fino a quando i miei figli erano piccolini era bello e divertente condividere con tutti voi le loro prime esperienze, lo svezzamento, i primi dentini, i primi passi, il nido, la materna, i primi anni di scuola elementare. Le gite fuoriporta, i viaggi, le loro bravate, le marachelle e gli aneddoti divertenti.

In fondo, son cose che accomunano tutti i bimbi.

Ma ora Marco ha già 10 anni. Sta avvicinandosi prepotentemente alla fase della preadolescenza. Sta diventando un ragazzino, nella terra di mezzo tra il bambino e il ragazzo, e non so se abbia voglia un giorno di leggere che sua madre ha raccontato a tutti i suoi pensieri, ciò che ha detto e ciò che ha fatto. Continua a leggere