Mi dispiace un sacco, ma ormai tempo per aggiornare il blog ne ho veramente poco. Non riesco più a scrivere come e quanto vorrei. Eppure di cose da raccontarvi ne avrei veramente tante.
Con la bella stagione abbiamo dato il via alle gite fuori porta, ai piccoli viaggetti, alle passeggiate nei parchi. Da Gardaland, al Parco di Sigurtà, da Alpyland a Firenze, da Lucca al mare, passando per il parco sotto casa… quante cose abbiamo visto, quante cose abbiamo fatto!
La verità è, come ho già detto tante volte, che non occorre fare tanta strada per vedere cose belle e mangiare bene. L’Italia è così ricca e piena di meraviglie che basta guardarsi intorno per lustrarsi gli occhi e rimanere incantati.
Non so da dove cominciare… e allora partirò dal compleanno di Luca.
Il 25 aprile il mio piccolo campioncino ha compiuto 7 anni. E per non farsi mancare nulla ha chiesto sette giorni di festeggiamenti. (… speriamo che non ci chieda la stessa cosa a 18 anni, o peggio a 30 anni 😉 )
In realtà anche quest’anno gli ho chiesto se voleva fare la festa con gli amichetti o la “giornata speciale” in un posto a sua scelta con la famiglia. E lui, come ogni compleanno, ha scelto la seconda opzione, solo che quest’anno ha aggiunto due piccole appendici: la festicciola in classe con i compagni di scuola e la torta da mangiare insieme ai campioncini della sua squadra di calcio (a proposito permettetemi di divagare con un “Forza Verdi! Forza GSO! Daje tutta Curva!” 😉 )
Considerando i 4 giorni di ponte a cavallo del 25 aprile e le torte varie… ecco che i sette giorni di festeggiamenti che aveva chiesto all’inizio ci sono tutti 🙂
“Gliele dai tutte vinte ai tuoi figli!” ha borbottato mio marito. “Queste sono idee che gli metti in testa tu!”
Non lo so, forse ha ragione lui. Ma l’idea della giornata speciale da trascorrere insieme per i nostri quattro compleanni è una cosa che mi piace molto. Io ci tengo e anche loro, credo!
Non so cosa e quanto ricorderanno da grandi di questi compleanni, ma spero che gli rimanga almeno una traccia nel cuore di queste giornate particolari trascorse insieme.
Dove andare per i sette anni di Luca? Non volevo replicare i posti degli scorsi anni o parchi già visitati in altre occasioni.
Volevo un ventaglio di idee nuove da proporgli. Ed effettivamente cercando in rete e chiedendo ad amici e colleghi ho trovato diverse cose interessanti.
“Luca, vieni un po’ a vedere, ho trovato questi posti. Ce n’è uno che ti piace in particolare per la giornata speciale?” Gli ho chiesto qualche giorno prima del compleanno, facendogli vedere un po’ di link con diverse proposte tra zoo, parchi, oasi naturali…
La sua scelta è ricaduta su Alpyland, una pista di bob sita sul monte Mottarone. Oltre un chilometro e duecento metri di adrenalina pura con un panorama meraviglioso che fa da cornice. Da lassù si vedono i sette laghi a valle, tra cui il lago Maggiore, e poi intorno le Alpi.
Peccato solo per i tralicci e le mastodontiche antenne piazzate sul cocuzzolo del monte. Rovinavano parecchio il quadro perfetto disegnato dalla natura. Ma come ha sottolineato mio marito: “Non ti piace avere lo smartphone perfettamente funzionante con i 4G anche quassù? Beh! Questo è il prezzo da pagare!”.
Siamo andati di domenica, qualche giorno prima del compleanno, approfittando del bel tempo. Le previsioni meteo non erano confortanti per il 25 aprile, così abbiamo anticipato i festeggiamenti. Marco e Luca si sono divertiti davvero tanto, nonostante l’ora e mezza di fila che abbiamo fatto per comprare i biglietti.
Scendendo dal Mottarone ci siamo fermati ad Orta S.Giulio e abbiamo fatto una passeggiata sul lungo lago. Un modo per chiudere la giornata davvero in bellezza visto lo splendore di quel piccolo borgo.
Il giorno dopo abbiamo deciso di fare un’altra gita. L’idea iniziale, concordata con i bambini, era quella di andare a visitare le valli di Comacchio. Ma dopo un’ora di Autostrada abbiamo cambiato idea. Le previsioni meteo erano peggiorate e arrivare fin là per prendere la pioggia non ci andava proprio. In più i bambini in auto si stavano annoiando. E così abbiamo modificato il programma.
Macchina fotografica a portata di mano siamo andati a visitare il Parco Sigurtà a Valeggio sul Mincio. Eravamo praticamente a pochi chilometri da lì.
Ne avevo sentito parlare più e più volte ed era da tempo che ci volevo andare, ma non mi aspettavo un posto così bello! Difficile da descrivere. Un’esplosione di fiori e di colori. Chilometri e chilometri di parco da ammirare e fotografare. Marco e Luca, senza esagerare, avranno scattato centinaia di foto.
Si sono divertiti da matti nel labirinto. Poi hanno dato da mangiare ai cervi. Hanno immortalato con decine di scatti tutti gli animali della fattoria didattica. Hanno provato a toccare i girini e ad osservare da vicino le ninfee.
Alle sette meno un quarto di sera i gestori del parco hanno invitato tutti i gentili visitatori ad avviarsi verso l’uscita. Noi eravamo lontanissimi dalla porta d’ingresso e così abbiamo pensato di prendere una scorciatoia. Ma ci siamo persi in mezzo al bosco. Su e giù per i sentieri. Mi stava salendo l’ansia. I bambini invece si stavano divertendo tantissimo a cercare la giusta via (poi ho scoperto che eravamo finiti in un altro labirinto…Sigh!)
In ogni caso, se sono qui a raccontarvi questa cosa è perché alla fine abbiamo ritrovato il sentiero principale e siamo riusciti ad uscire dal parco!
Stanchi ma soddisfatti.
Prima di tornare a casa, però, abbiamo fatto una salto veloce a Borghetto sul Mincio. E’ uno dei borghi più bello d’Italia, merita sicuramente una visita.
E così è passato il secondo giorno di festeggiamenti.
Il 25 mattina ero stanca già nel letto. Ma puntuale come un orologio svizzero alle sette è arrivato Luca e si è infilato nel lettone.
Addio speranza di dormire qualche altro minuto. Ha cominciato a girarsi e rigirarsi, a fare domande…
“Andiamo a fare colazione fuori io e te?”, gli ho chiesto solo per lasciare qualche speranza di riposo in più a mio marito e a Marco.
Alle otto del mattino eravamo alla ricerca di un bar aperto.
“Mamma, ma non c’è nessuno in giro? Siamo solo io e te?!”, mi ha detto dopo aver trovato anche il secondo bar chiuso.
“Luca… oggi è un giorno di festa e non soltanto perché è il tuo compleanno… La gente si riposa, dorme! Torniamo a casa e facciamo colazione io e te”
Lui: “A casa? No! E’ il mio compleanno. Hai le chiavi della macchina con te?”
Io: “Certo, perché?”
Lui: “Ti porto io in un posto bello… seguimi!”
Ovviamente non aveva idea del posto bello. Ma alla fine gira di qua e gira di là, abbiamo trovato un bel bar aperto e ci siamo fermati a fare colazione con cornetto al cioccolato e latte.
“Mamma, domani si va a scuola?”, mi ha chiesto con la faccia cosparsa di zucchero a velo e cioccolato che arrivava fino sopra alle sopracciglia.
“Sì, oggi è l’ultimo giorno di festa”, gli ho risposto.
“E allora dobbiamo comprare le torte da portare a scuola per festeggiare il mio compleanno insieme ai miei compagni!” mi ha detto sorridendo.
E io: “Luca …me lo dici alle 10 del mattino del 25 aprile? Dove andiamo a prendere le cose adesso!”
Abbiamo fatto il giro di tre supermercati per trovare esattamente le tortine che voleva portare a scuola!
Spesa fatta, siamo tornati a casa. Ma solo per qualche minuto e poi siamo ci siamo rimessi in auto alla volta dell’agriturismo dove trascorrere la terza e ultima giornata speciale. Un posto consigliatomi da un mio collega. E devo dire che ai bambini è piaciuto moltissimo.
Un agriturismo mooolto particolare. Sembrava quasi uno zoo. C’erano oltre alle mucche, agli asini, le pecore, le papere, le oche, le galline, i conigli, e a tutti gli animali da cortile che potete immaginare, anche gli struzzi, i bisonti, il cammello, i lama, gli emù, i gufi, gli avvoltoi, … e le tigri.
Sì, tre tigri in un agriturismo dove, tra l’altro, abbiamo anche mangiato benissimo e assaggiato il salame di bisonte e la carne di struzzo.
Servizio fotografico di 6 ore circa a tutti gli animali. Ovviamente il book completo è stato fatto alle tigri. Marco le ha fotografate in ogni posizione.
Non avevo ordinato la torta perché non la mangia nessuno di noi, ma i signori dell’agriturismo sono stati così gentili da portare il gelato con un candelotto acceso scintillante. Hanno spento le luci e si è sentito nella sala un “Ohhhhhhhhhhhhhhhhh!” e poi “Buon Compleanno!!!”. Luca ha avuto così il suo momento di gloria con tutti i commensali che gli hanno fatto gli auguri.
Alle nove e mezza di sera erano a letto tutti e due stanchi e felici.
“Luca è da tre giorni che ti stiamo festeggiando, ma tu lo sai che non eri ancora nato sette anni fa a quest’ora?” Gli ho detto prima di dargli il bacio della buonanotte.
E lui: “Sì.. ed è per questo che continuerò a festeggiare il mio compleanno anche a scuola e poi a calcio! Almeno sarò già nato”
Che furbacchione…
Non abbiamo ancora chiuso i festeggiamenti. Manca l’ultima torta… e poi comincerò a pensare al compleanno di Marco… ma ho ancora qualche mese di tempo per la prossima giornata speciale!