“Sognatore” è un termine che va assumendo sempre più una valenza negativa, perché sono il pragmatismo e la praticità le caratteristiche che vengono premiate.
Lo dicono i genitori al figlio che vorrebbe uscire dai canoni precostituiti, la ragazza al fidanzato che lascia un lavoro che non lo gratifica, per inseguire un suo progetto, certamente più incerto, ma più stimolante.
Ma come scrive il sognatore? Ce lo spiega la nostra grafologa Candida Livatino: