Il carnevale è alle porte e noi ancora siamo a quota zero, ossia 0 vestiti pronti.
Vero è che il carnevale ambrosiano si festeggia dopo, quindi abbiamo qualche giorno in più. Ma siamo in alto mare: abbiamo sole poche idee e anche confuse.
Il motto che ci accomuna è : “Massimo rendimento, minimo sforzo”. Quindi dobbiamo trovare dei costumi facili, di impatto e che non portino via tanto tempo per la realizzazione.
Il top sarebbe andare a comprare degli abiti già confezionati. Ma i miei figli hanno votato per il “fai-da-noi”, quindi dobbiamo pensare a qualcosa da realizzare in casa.
Ma:
- Non ho molto tempo per cucire abiti di carnevale
- In tutta sincerità credo che non ne sarei neppure capace
Essendo figlia di una maga dell’ago e filo, ho ereditato una spettacolare macchina da cucire, ma non ho ereditato la maestria. Ho difficoltà anche ad infilare il filo. 🙁
Quindi le opzioni in campo sono: zombie, mummia o pic-nic.
Zombie, con le occhiaie che mi ritrovo in questi giorni… non avrei neppure bisogno di trucco 🙂
La realizzazione potrebbe essere anche abbastanza semplice: un po’ di magliette vecchie, stracciate e sporche e un trucco orrido!
Per questa maschera ci sono due voti a favore e due contro.
Mummia. Bisognerebbe trovare chilometri di garze… ma non ci sarebbe neppure bisogno di trucco!
E per questa maschera ci sono un voto a favore e tre in ‘forse’.
Pic-nic. Una tovaglia vecchia e sporca di sugo, vino… (e ne ho ben 4!), un po’ di bicchieri, tovaglioli, posate e piatti da attaccare sia davanti che dietro e un bel piatto farcito da tenere in testa!
Per questa maschera tre voti a favore e uno contro.
Di che cosa ci maschereremo? La sfilata (meteo permettendo) è fissata per il 13 febbraio. Abbiamo ancora 11 giorni di tempo. Qualcosa ci inventeremo!
Ps. Alla domanda: “Marco preferiresti andare tre giorni in montagna e fare un corso di sci, o stare a casa e partecipare alla sfilata di carnevale?”
Lui ha risposto senza esitazione: “Carnevale viene una volta all’anno, invece la montagna è sempre lì”
Io: “Sì, ma solo a carnevale hai un giorno di vacanza, quindi ben tre giorni di sciate”
Lui: “Se facciamo due weekend i giorni diventano 4, quindi addirittura uno in più! E così facendo non perderemmo neppure la sfilata del paese con i miei amici.
Mamma, ma quando eri piccola ti piaceva mascherarti? “
Io: “Da piccola? Io mi sono sempre mascherata, anche da grande! La nonna ha sempre realizzato dei costumi bellissimi!
Si mascheravano anche il nonno e la nonna. E la sera del martedì grasso andavamo ai veglioni…
Marco, che bei ricordi che ho del Carnevale!
Ero talmente grande che qualche volta è venuto anche tuo padre con noi”
Lui: “Eri già sposata?”
Io: “No, sposata no. Fidanzata sì. Tuo padre mi ha fatto aspettare un bel po’ prima di regalarmi l’anello!”
Lui: “Quanto?”
Io: “Fatti i conti da solo: quando ci siamo fidanzati avevo 21 anni. Quando ci siamo sposati ne avevo 33!”
Lui: “Caspita eri vecchia quando ti sei sposata!”
Io: “Vecchia? Preferirei ‘matura’, se non ti dispiace! Non mi sento ancora una vecchia!”
Lui: “Mamma… hai quasi 44 anni, non sei mica piccola!”
Con una bella risata abbiamo messo un punto al discorso sulla mia “vecchiaia” 😉
Ora rimangono i 4 vestiti di carnevale da realizzare!