Stamattina mi è arrivata questa e.mail da una mamma, una cara amica del blog.
Lei parla a nome di un gruppo di genitori ai quali sta per essere tolto un diritto: quello di mandare i propri figli al nido.
Un nido che c’è, che esiste, che funziona, che è pieno di bambini allegri che giocano ignari del fatto che il prossimo anno non avranno più un posto per loro.
Un nido comunale. E come si sa, in un periodo di austerity, i Comuni tagliano i servizi.
E quindi… zac… sforbiciata ai nidi. In fondo lo Stato garantisce a tutti i bambini un posto alla scuola primaria.
Già trovare posto alla materna è un lusso. Al nido poi è … un extra lusso!
Rabbia, disapprovazione, sdegno. Questo è il sentimento di questi genitori.
Il nido privato costa parecchio, quasi come un secondo mutuo. Un onere che non tutte le famiglie posso sostenere, soprattutto se si hanno più figli piccoli.
Chissà quante di queste persone dovranno lasciare il proprio lavoro per accudire i bambini.
Siamo sicuri che sono queste le politiche migliori di sostegno alle famiglie?
Siamo sicuri che è così che si vuole invertire la rotta della natalità a zero?
Non posso non dare voce a questa mamma e al gruppo “Per fare un bambino ci vuole un asilo”.
Ecco a voi la lettera. Se vi va… condividetela su Facebook, facciamola girare.