Il collo.
Voi disegnate il collo quando rappresentate una figura umana? E i vostri figli?
Non ci avevo mai pensato prima di leggere questo articolo di Candida Livatino, ma il collo è l’unione della testa con il corpo, della ragione con il cuore. E’ il filo diretto tra impulsività e razionalità.
E a seconda di come lo disegnate (largo, lungo, corto…) dice qualcosa del vostro carattere e del carattere dei vostri bambini.
Ci spiega tutto la grafologa Candida Livatino:
“Cari genitori,
forse qualcuno di voi avrà notato che alcuni bambini, nel rappresentare figure umane, non disegnano il collo.
E’ una cosa del tutto normale fino a 8 -9 anni, mentre evidenzia qualche problema se lo fanno bambini più grandi.
Il collo è, infatti, il collegamento fra la testa, la ragione, la razionalità ed il tronco, cioè l’istinto e le pulsioni.
L’assenza del collo evidenzia che nel bambino è prevalente l’emotività e che quindi ha difficoltà a dominare le pulsioni.
Se l’assenza permane dai 10 anni in su è indice dell’incapacità del bambino di creare rapporti affettivi stabili e di controllare la propria impulsività.
Anche il collo molto largo (taurino) segnala difficoltà a controllarsi ed a razionalizzare quanto accade direttamente ed intorno a lui, sia pure in forma più attenuata.
Il bambino che disegna un collo molto allungato vuole invece mantenere una distanza tra le pulsioni e la razionalità, a vantaggio di quest’ultima.
Spesso è un bambino poco spontaneo, che ricalca i modelli di comportamenti che gli sono stati impartiti ed ha difficoltà di relazione con i coetanei.
In alcuni casi segnala un’eccessiva vanità ed un senso di superiorità.
Il collo lungo evidenzia comunque anche curiosità e voglia di scoprire cose nuove.
Un collo proporzionato nelle dimensioni rispetto al resto della figura è indice di una buona percezione di sé, della capacità di essere autonomo e di farsi valere.
Un caro saluto.
Candida Livatino”
Se volete conoscere cosa dice la grafologia sulle affinità di coppia, o scoprire se il vostro partner è fedele, o se il vostro collega è invidioso, vi ricordo che Candida Livatino ha scritto il secondo libro proprio su questo tema: “Le sfumature della scrittura” editore: Sperling & Kupfer.
Candida Livatino ha anche un sito Internet in cui racconta tutte le sue esperienze lavorative e tanto altro ancora.
L’indirizzo :
www.livatinocandida.it