Il “piccolo di casa” rimane “cucciolo” a vita per quasi tutti i genitori.
Vi è capitato di ascoltare mamme parlare del loro “piccolino” per poi scoprire che questo fagotto era più che maggiorenne? A me sì, e non poche volte.
Perché accade?
Perché negli occhi di mamma e papà c’è una specie di ‘microscopio’ che fa sembrare il bambino più piccolo di quanto non sia in realtà. Almeno fino a quando non nasce un fratellino o una sorellina.
A spiegare l’origine di questa sorta di ‘illusione ottica’ è uno studio australiano. Molti genitori notano che, quando nasce il secondo figlio, il primo sembra essere cresciuto all’improvviso, quasi in una notte.
Ora il team australiano illustra su ‘Current Biology’ la spiegazione dell'”effetto mignon”: fino alla nascita del nuovo bebè, i genitori erano oggetto di una “baby illusion”, un’illusione che li portava a percepire il proprio figlio come più piccolo – in altezza e in età – rispetto alla realtà. Continua a leggere