Il riposino pomeridiano

In Italia si chiama pennichella, in Spagna siesta. Il concetto, in ogni caso, rimane lo stesso: è il riposino pomeridiano.

Molti lo considerano un “vizietto”, per far scendere e decantare i lauti pasti del mezzodì e quindi favorire la digestione. Altri un modo per ricaricare le pile e recuperare le forze per arrivare a fine giornata.
Ma se per gli adulti, almeno scientificamente, non si sa se serva a qualcosa (se non a rigenerare lo spirito!). Per i bambini in età prescolare, invece, è fondamentale. Il riposino pomeridiano, infatti, rinforza la memoria.

A rivelarlo è uno studio pubblicato sulla rivista dell’Accademia Americana delle Scienze PNAS, condotto da Rebecca Spencer della University of Massachusetts a Amherst.

E’ stato scoperto negli ultimi anni che il sonno notturno aiuta il cervello a riorganizzare le informazioni incamerate durante il giorno. Per questo per i bambini è importante dormire almeno 10 ore a notte.
Poco, invece, si sapeva sugli effetti del riposo pomeridiano.

Spencer ha studiato le capacità mnemoniche di 40 bimbi under-6 che al mattino avevano imparato un gioco simile al memory (il gioco di carte in cui bisogna ritrovare le coppie di carte uguali) e poi aveva misurato la memoria dei piccoli due volte, subito dopo il gioco e nel pomeriggio. I bimbi erano stati divisi in due gruppi, uno dei quali doveva fare un riposino pomeridiano di circa 70 minuti. E’ emerso che, mentre subito dopo il gioco tutti i bimbi ricordavano allo stesso modo e giocavano altrettanto bene, nel pomeriggio le performance dei due gruppi divergevano: i bimbi che avevano dormito si ricordavano meglio la posizione delle carte del memory, rispetto ai coetanei che non avevano dormito.

Lo studio è stato condotto per valutare l’importanza del riposo pomeridiano nei bambini, soprattutto per quei piccoli che frequentano delle classi preparatorie alle scuole elementari, dove si fa molta attività didattica. I risultati, concludono i ricercatori, indicano che dormire nel pomeriggio aiuta il cervello dei piccoli a immagazzinare meglio le tante informazioni e nuove esperienze fatte.

Gli stessi ricercatori invitano pertanto le scuole ad incentivare la pennichella post pranzo perché aiuta i bambini.

Invece nelle scuole italiane, già dalla scuola materna si tende a non far riposare più i piccoli al pomeriggio.

Alla scuola materna che frequenta Luca fanno fare il riposino solo ai piccoli del primo anno e per 70 minuti circa.
I bambini del secondo e terzo anno, invece, se sono stanchi, possono adagiarsi nell’angolo morbido…

Per buona pace di mamma e papà che si ritrovano bimbi stanchi e capricciosi la sera a casa, e della memoria…