Venerdì sera sono andata a seguire un corso di disostruzione pediatrica che dei volontari del paese dove abito io, Vimodrone, hanno organizzato nell’asilo nido del mio quartiere (volontari che ringrazio di cuore per l’attività che svolgono con passione, preparazione e professionalità).
Non è la prima volta che seguo un corso del genere e se capiterà l’occasione lo farò ancora, perché lo ritengo estremamente utile e prezioso. E mai come in questo caso repetita iuvant.
La cosa che mi chiedo è: perché un corso del genere, che davvero può salvare la vita, non è obbligatorio?
Dovrebbe esserlo per i genitori, per i nonni, per le tate, ma anche per tutte le maestre, educatrici e insegnanti delle scuole.
“Se solo le insegnanti avessero soccorso il bambino di Napoli, morto un mese fa strozzato da una mozzarella, applicando le manovre di disostruzione, forse, probabilmente adesso il bimbo sarebbe ancora vivo”. Questa frase, pronunciata da uno dei volontari nel corso della serata, mi ha molto colpito.
Nessuno delle insegnanti sapeva cosa fare, come muoversi. E’ vero c’è il panico, c’è l’emergenza. Ma conoscere quelle due mosse, avrebbe magari dato un epilogo diverso a quella tragedia.
Lo so che in questo blog ne ho parlato tante volte, ma se avete tempo, vi prego, andate sul sito della Croce Rossa Italiana, nell’aera “manovre di disostruzione pediatrica” e guardatevi il video. (In questo momento è in fase di aggiornamento, ma in Rete ci sono tantissimi video della CRI in cui spiegano e fanno vedere chiaramente cosa fare per salvare la vita ad un bambino).
Cinque minuti possono salvare la vita di un bambino!
Sempre la Croce Rossa organizza GRATUITAMENTE in tantissimi Comuni italiani, da Nord a Sud e da Ovest a Est, in tutti i mesi dell’anno questi corsi di disostruzione pediatrica. Durano dalle due alle tre ore. Sono fantastici. Ve lo assicuro.
Vi suggerisco caldamente di partecipare.
Tornerete a casa sicuramente più spaventati (perché vi faranno vedere tutto quello che può capitare accidentalmente ingerendo anche una sola caramella), ma più consapevoli, perché saprete, almeno in teoria, come si gestisce una emergenza del genere!