Un giorno, un po’ di tempo fa, io e Candida Livatino stavamo sorseggiando un caffè.
Parlavamo di disegni, di bambini, di particolari, etc. E ad un certo punto la nostra brava grafologa mi raccontò la storia di una bimba russa adottata da una coppia di suoi amici italiani. Mi descrisse i disegni che faceva questa bambina, ormai diventata donna.
“Sai, mi disse, il percorso fatto da questa famiglia è stato lungo e non privo di difficoltà. I disegni della piccola parlavano da soli, raccontavano della sua sofferenza e di un passato fatto di solitudine e di un presente di diffidenza. All’inizio, infatti, i disegni erano spigolosi, poi via via le figure sono diventate sempre più tonde. Ora quella bambina è una donna serena e felice”.
“E tutto questo tu l’hai capito guardando nel tempo i suoi disegni?”, le chiesi.
“Sì”, mi rispose.
Mi mostrò tre disegni. Alcuni particolari mi impressionarono, come il sorriso con i denti a punta.
Oggi Candida ha deciso di condividere con tutti noi la storia di questa bimba, Cristina, e i suoi disegni.
“Carissimi genitori,
oggi analizzeremo i disegni di Kristina, una bambina russa di sette anni che è stata adottata da una famiglia italiana. Adesso abita in un piccolo paese vicino Bergamo e grazie all’affetto dei suoi genitori sta riuscendo a superare i problemi che precedono e seguono l’adozione. Per questo i suoi disegni raccontano come l’amore può far superare il trauma del distacco dalla famiglia d’origine, avvenuto nel novembre 2000.
Nel primo disegno, fatto da Cristina due mesi dopo, si evidenzia l’aggressività verso il mondo esterno che era presente in lei. Lo vediamo nei visi triangolari, simbolo di aggressività e, in fondo sulla destra, nella figura con le gambe lunghe, che esprimono il bisogno di sicurezza che c’era nella bambina.
Nel secondo disegno invece, fatto nell’aprile 2001, i visi dei genitori sono arrotondati, ma spiccano con grande evidenza i loro denti (anche se ha fatto un cenno di sorriso sopra). Questo significa che l’accettazione verso i nuovi genitori si sta facendo strada, ma l’aggressività verso l’esterno non è ancora stata superata del tutto. È importante però la figura del sole, che sta prendendo forma sulla sinistra, e che indica che la figura paterna comincia ad avere un ruolo significativo come fonte di sicurezza.
Nel disegno fatto a Settembre 2001, infine, possiamo vedere come la situazione sia nettamente cambiata: il sole ha tutti i suoi contorni ed è tornato a splendere di un giallo brillante. Ne possiamo dedurre che le figure genitoriali sono diventate un forte punto di riferimento, il senso di sicurezza che avverte Cristina è sempre maggiore e rappresenta la sua casa accogliente con il tavolo bene in vista, a indicare il momento in cui la famiglia si riunisce.
Anche con la mamma adottiva la bambina ha raggiunto una buona armonia, lo si capisce dal fatto che ha disegnato i suoi capelli uguali a quelli della madre identificandosi in lei. Rimane ancora qualche difficoltà da superare, però, e lo si può notare dai cappelli, che Cristina ha disegnato sulla sua figura e su quella dei genitori, che simboleggiano una forma di oppressione.
Il fatto poi che le tre figure non siano colorate significa che manca ancora un piccolo passo per lasciarsi alle spalle il passato e accettare pienamente il presente.
Tutti ostacoli superati: oggi Cristina è una ragazzina felice e serena.
Un caro saluto.
Candida Livatino”.
Se ve conoscere i segreti sulla grafologia, vi ricordo che Candida Livatino ha scritto il suo primo libro proprio su questo tema: “I segreti della scrittura” editore: Sperling & Kupfer.
Candida Livatino ha anche un sito Internet in cui racconta tutte le sue esperienze lavorative e tanto altro ancora.
Se volete sapere di più sulla nostra brava grafologa, visitate la sua pagina. L’indirizzo è :www.livatinocandida.it