In Germania è scoppiata una grossa polemica sui baby box, ossia le culle in cui si può depositare (anche se questo termine mi sembra terribile) il neonato che si è deciso di non tenere. Si trova negli ospedali, nelle istituzioni religiose, in luoghi pubblici. E’ una procedura semplice, adottata nel 1999 per prevenire l’abbandono di neonati indesiderati e garantire allo stesso tempo l’anonimato alle madri.
Perché tanto parlare? Perché un recente studio tedesco ha dimostrato che l’impossibilità del bambino abbandonato di conoscere le proprie origini “può provocare disturbi nello sviluppo dell’identità”.
E quindi l’opinione pubblica si è divisa in due schieramenti: c’è chi vorrebbe tutelare il diritto dei bambini a conoscere la vera identità dei genitori. E quindi è favorevole all’abolizione o comunque al cambio di forma del baby box. Continua a leggere