Infertilità maschile: attenti al wi-fi!

A chi non piace? Chi ce l’ha non riesce più a farne a meno. E una di quelle cose che rientrano nella categoria “mai più senza!”. Sto parlando della connessione Internet ‘wi-fi’.
E’ comoda, veloce e soprattutto senza fili. Ha rivoluzionato il modo di navigare sulla Rete, consentendo di farlo nei parchi pubblici, al bar, o anche comodamente distesi sul divano di casa propria. Ma quella che molti considerano l’invenzione del secolo potrebbe avere effetti indesiderati sulla salute maschile, minando in particolare la fertilità degli uomini. Lo dimostra uno studio firmato da ricercatori del centro argentino Nascentis Medicina Reproductiva e del Boston Medical Center, che appare sulla rivista scientifica ‘Fertility and Sterility’.

I ricercatori hanno esaminato campioni di sperma raccolti da 29 uomini di età compresa fra i 26 e i 45 anni e posti nelle immediate vicinanze di un computer portatile connesso al web con wi-fi, o in una stanza priva di Internet. Le macchine sono state lasciate in collegamento per quattro ore di seguito.

Al termine dell’esperimento, il 25% degli spermatozoi del campione posto vicino al laptop è risultato danneggiato nella mobilità e il 9% a livello di Dna. Nell’altro campione, solo il 14% degli spermatozoi ha smesso di muoversi e nel 3% il Dna si è alterato. Secondo gli scienziati argentini e americani, la connessione wireless creerebbe delle radiazioni elettromagnetiche in grado di ridurre la qualità del seme e dunque di creare problemi di fertilità.

Spiega Conrado Avendano, ricercatore a capo dello studio: “I nostri dati suggeriscono che l’uso di un computer portatile connesso in modalità wireless a Internet e posizionato vicino agli organi riproduttivi maschili può ridurre la qualità dello sperma umano.
Al momento, però – precisa lo scienziato – non sappiamo ancora se questo effetto sia indotto da tutti i computer portatili collegati tramite wi-fi a Internet, né quali condizioni di utilizzo aumentino questo effetto”.