I bambini e le loro prime piccole frustrazioni: che fare? Che atteggiamento assumere?

Silviafede la settimana scorsa ci ha scritto: “Volevo cogliere l’occasione per fare una domanda alla dottoressa: da quando è iniziata la scuola materna Federico si arrabbia moltissimo quando non riesce a fare qualcosa.  Ha fatto grandissimi progressi nel disegno ma se mentre disegna qualcosa non gli riesce come vorrebbe fa una tragedia, strappa il foglio, smette di disegnare o si mette addirittura a piangere. Così pure nel vestirsi da solo (sta imparando adesso) se si mette le scarpe al contrario o non riesce ad infilarsi la felpa… Come devo comportarmi? Io cerco di rassicurarlo dicendogli che sta imparando cose nuove è normale non fare subito tutto bene, ma lui si mortifica e a me dispiace tanto. Ho pensato che forse vorrebbe essere già come i suoi compagni di 5 anni, ma ovviamente non è possibile… può aiutarmi?”

 La risposta della nostra Psicologa amica, dottoressa Francesca Santarelli, non si è fatta attendere. Ecco cosa ci dice: Continua a leggere



Generazione di bambini adulti

Stamattina mentre portavo Marco a scuola ho sentito un papà che riprendeva suo figlio: “Non fare sempre il bambino, non sei più piccolo, dai, avanti!”.
Perché? Il figlio stava salterellando sul vialetto, rallentando i ritmi del babbo!

Ma quel piccolo è un bambino

Ok che la mattina siamo tutti un po’ presi, spesso in ritardo, e quindi scatta il nervosismo e la tensione. Ma dire a un bimbo di 4 anni “non fare sempre il bambino” mi ha fatto sorridere nell’immediato e riflettere mentre venivo in ufficio.

Cercati fortemente, desiderati fortemente, oggi però i bambini spesso si trovano a vivere un’età che non è più a misura loro. Hanno mille stimoli, mille giochi, ma non hanno l’esperienza del vuoto e della scoperta.

Un fenomeno che dagli esperti di Riza viene definito “Adultizzazione precoce”. Sono in pratica come i frutti fuori stagione, le cosiddette primizie: belli da vedere ma insapori. Messi sotto pressione fin dalla tenera età rischiano poi di diventare adolescenti fragili, con la paura di crescere. Continua a leggere