Colpiscono un bambino in età prescolare su 20 solo in Italia, ‘attaccano’ in forma
lieve o con patologie congenite. Sono i difetti della vista.
In questi giorni si sta svolgendo il 28esimo Congresso della Società italiana di oftalmologia pediatrica (Siop) a Roma.
I numeri italiani sono allarmanti specialmente per quanto riguarda i bambini sopra i 6 anni di età: circa uno su 4 ha difetti alla vista, il 3-5% è invece colpito da strabismo.
Il consiglio dell’esperto è sempre quello di prevenire il problema con una diagnosi precoce, in modo da contrastare subito patologie che con gli anni potrebbero diventare ancora più invalidanti.
Ma quando bisogna portare il bambino dall’oculista per la prima volta?
“Bisogna fare una visita entro il primo anno d’età – avverte Paolo Capozzi, responsabile di chirurgia e attività ambulatoriale all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, promotore del congresso – ma l’ideale sarebbe farla alla nascita. In questo modo si potrebbe evitare anche un altro problema frequente – conclude – quello della differenza tra un occhio e l’altro, definito comunemente ‘occhio pigro'”.
Per quanto mi riguarda, Marco l’ho portato dall’oculista per la prima volta a 15 mesi circa. Pensavo avesse problemi di strabismo. Invece per fortuna no.
L’ho riportato due mesi fa, per il controllo dei tre anni e mi hanno detto di riportarlo a settembre. E che potrebbe essere a rischio occhiali. Sigh! Speriamo bene…
Il piccolo ha già fatto uno screening oftalmico al nido. E ho fissato anche per lui una bella visita a settembre.
Sono dell’idea che, almeno quando si può, un controllo non fa mai male!
Anche se non hanno gli occhiali da vista, però, entrambi hanno quelli da sole. E mio marito su questo punto è stato categorico: niente lenti fasulle da bancarella, ma occhiali presi dall’ottico con tanto di certificato sul filtro raggi UV.
Io ero un po’ titubante: spendere soldi per degli occhiali che perderanno dopo 5 minuti! Mhha!
E invece mi sono dovuta ricredere nessuno dei due birbanti ha perso nulla… almeno per ora.