Il manuale del bravo genitore? Forse l’ho letto al contrario

Oggi proprio non ci sono con la testa. E’ la quarta notte di seguito che passo in bianco e non so più come tenermi sveglia.
Per favore non ditemi di bere il caffè, perché secondo me …tiene sveglio solo Luca (che ancora allatta!).
Ogni volta, o meglio, ogni notte provo a giustificarlo con una scusa diversa: “poverino i denti”, “poverino non mi vede a sufficienza”, “poverino così, poverino cosà”.
E proprio mentre mi sto convincendo da sola “che non fa male, che posso resistere, che ci saranno momenti migliori più in là”, ecco che come il “giustiziere della notte” arriva mio marito (che fino a qualche secondo prima ronfafa allegramente nella stanza di Marco!) e mi dice: “Sono solo vizi cara, l’hai abituato male, e ora ne paghi le conseguenze!”. E per rincarare la dose aggiunge: “Questo è il secondo figlio, hai pure la recidiva!”. Prova a rileggerti “Fate la nanna”. (oddio quel libro proprio no, lo detesto, è quasi peggio del metodo delle madri orientali!)

E’ vero, l’ho viziato io. Mea culpa, mea culpa e mea culpa. Ma alzarmi durante la notte è troppo, troppo pesante per me. Non ho le forze. E’ il mio punto debole. Lo ammetto.
Nei primissimi mesi, proprio per evitarmi continui andirivieni, l’ho tenuto nel lettone (cosa assolutamente vietata nel primo punto del manuale del bravo genitore!!). Ed ora, che di mesi ne ha quasi nove, proprio non vuole andare nel suo lettino.
Io insisto. Ci provo e ci riprovo. Quando si addormenta lo sposto dal lettone al suo lettino (altro punto assolutamente vietato nel manuale del bravo genitore!) che si trova a circa tre millimetri dal mio naso. Ma si sveglia costantemente. Almeno una volta ogni ora.
Tutte le volte per riaddormentarsi vuole la tetta. Una tortura!
E non c’è camomilla, latte artificiale e biberon con acqua che tenga. (terzo punto assolutamente vietato nel manuale del bravo genitore!)
Il manuale invece consiglia di lasciarlo piangere fino allo sfinimento. Non alla prima e forse neppure alla seconda, ma alla terza volta si addormenterà da solo come un angioletto. Lo garantiscono.

Ma, punto uno, io non ce la faccio a sentirlo piangere (immagino neppure i vicini!). Punto due se lo lascio piangere dopo poco vomita tutto, anche quello che ha mangiato due giorni prima. E così mi tocca anche cambiare tutte le lenzuola e i piumini del lettino e peggio del lettone! Punto tre, il nano piccolo ha un timbro di voce, o meglio di urlo, talmente alto che sveglierebbe il nano grande e poi mi toccherebbe riaddormentare pure lui! Punto quattro, … in questo momento non mi viene, ma sono convinta che c’è!

Mio marito, non manca occasione per ripeterlo, avrebbe usato il pugno duro dall’inizio: subito nel suo lettino e poi di filato nella stanza con il fratellino.
Io non ci sono riuscita. Ma ora vorrei ugualmente tanto dormire!
L’ho chiesto anche a Babbo Natale, ho inserito questo punto tra i desideri del 2010. Ma niente, non mi ha ascoltata nessuno. Va sempre peggio!
Saranno i denti? Sarà la fame? Sarà….Sarà… Sarà…
Rimane il fatto che ho tanto, tanto ma tanto sonno. Sono appena le 11 del mattino, ma vorrei dirvi: buona notte e scusate lo sfogo!