Viva la Mamma

Il corredino perfetto per mamma e bebè

La mia collega è incinta. E in questi ultimi mesi mi sono trovata più volte a confrontarmi con lei su “quello che serve alla piccolina”.
Mi sono resa conto di quanto la mia memoria sia a breve termine e di quanto siano in eterna e rapida evoluzione le mode. Sono passati solo 5 anni da quando è arrivato Luca, eppure tante cose le ho rimosse, alcune cose non si usano più e altre sono di gran moda.
Per esempio: nel mio corredino c’erano i body taglia 0-1 mese? Non me lo ricordo. Forse ho preso direttamente quelli 3 mesi.

Ora vanno di modissima le fasce porta bebè. Io l’ho usata con Luca. Ma ricordo che quando andavo a passeggio mi sentivo tutti gli occhi puntati addosso. Era strano vedere una mamma con il cucciolotto attaccato al corpo e stretto in una fascia.
Ora se ne vedono tantissime. E vi assicuro che la fascia è uno degli oggetti ai quali, tornassi indietro, non rinuncerei!
L’ho trovata utilissima e comodissima. E l’ho usata fino a poco fa!

E di esempi ne potrei fare a bizzeffe.

Qualche settimana fa da corredino-neonato.it mi è arrivata questa infografica con un articolo.

Ecco cosa consigliano: 

Io sinceramente, avendo allattato a lungo, alcune cose non le ho comprate, nè utilizzate. Non ho mai avuto lo sterilizzatore (quando serviva bollivo le cose). Non ho mai usato lo scaldabiberon, anche se per alcune mie amiche è stato un compagno d’avventura fino ai due anni del bambino ;). Non ho usato il tiralatte.

Altro discorso sulla giostrina per culla. Io avevo quella con il carrillon appeso. Lo sconsiglio a tutti. Il carrillon (che è pesante) potrebbe sganciarsi e cadere sul corpo del bambino (e vi assicuro che è successo ad una mia amica. Per fortuna il tutto  si è risolto con un ematoma sul braccio del piccolo, ma poteva andare molto peggio!). Ora ci sono le giostrine con il carrillon legato alla sponda del lettino e gli animaletti (pesciolini, pagliacci, api…) di stoffa che anche se cadono, non fanno male!

Manca, secondo me, in questa grafica il Walkie Talkie. A me lo hanno prestato quando è arrivato Luca e devo dire… un’altra vita!
Non dovevamo stare sempre in silenzio per sentire se il bimbo piangeva, ma anche stando in cucina con le porte chiuse, potevamo ascoltare anche i suoi respiri. Per una neomamma la serenità e la tranquillità è tutto!

Di seguito i consigli di corredino-neonato.it.

E se voi avete altro da aggiungere o consigliare… fatevi avanti 🙂

 

Corredino neonato: tra tradizione e scienza
Il corredino neonato è la prima incombenza che una neomamma si trova ad affrontare e il compito, soprattutto quando si aspetta il primo figlio, può a volte sembrare impari. Per fortuna, la scelta di vestiti e accessori può oggi essere basata, oltre che sulla tradizione familiare e i consigli della “neononna”, anche sugli esiti di ricerche scientifiche e su teorie antropologiche e biologiche. Se, quindi, accessori come il seggiolone fanno parte del corredo da generazioni e generazioni, altri sono emersi più di recente per soddisfare esigenze e teorie nuove.

È il caso della sdraietta: non esisteva un bisogno specifico per questo strumento, che può essere tranquillamente sostituito da una culla, ma studi hanno dimostrato che un bambino recepisce gli stimoli esterni già dai primissimi mesi, e rimane più tranquillo se ha la possibilità di mantenere lo sguardo sui genitori e il mondo che lo circonda. Il fatto che anche il genitore sia rincuorato dalla possibilità di controllare a visto il proprio figlio è la classica ciliegina sulla torta.
La teoria dell’attaccamento di Bowlby
Per John Bowlby, uno dei più grandi psicoanalisti del ventesimo secolo, l’attaccamento ricopre un ruolo centrale nel rapporto tra gli esseri umani, specialmente alla nascita, ed è fondamentale nello sviluppo di una personalità equilibrata. La mamma che prende in braccio un bambino che piange, quindi, non sta “viziando” il proprio figlio, ma sta rispondendo in maniera adeguata ai suoi bisogni. È questa la teoria che sta dietro l’utilizzo di fasce porta bebè e marsupi, che permettono di tenere il bambino a stretto contatto con il proprio corpo e calore. Molti popoli antichi lo avevano capito già migliaia di anni fa, e del resto gli effetti sono evidenti: i bambini piangono meno, sorridono di più e si fanno tante, serene dormite. Le posizioni, frontale, laterale e dorsale, sono tutte adeguate se si ha cura di seguire le istruzioni riportate su questi accessori (che devono essere di qualità), anche se su quella frontale “vista mondo” permangono un po’ di perplessità ed è generalmente sconsigliata.

Stimolare la tranquillità anche in casa
Fasce porta bebè e marsupi neonato hanno la capacità di rasserenare il bambino quando ci troviamo all’aperto, ma anche in casa è possibile dargli maggiore tranquillità. Per farlo, occorre garantire al proprio piccolo quelle piccole certezze e quei punti di riferimento che rendono piacevoli anche operazioni poco gradite come il cambio. L’utilizzo di un fasciatoio, per esempio, rientra proprio in quest’ottica. Esso consente, infatti, non solo di operare il cambio (ci aspettano, in media, ben 5000 operazioni di questo tipo per ogni bambino!) più celermente e con maggiore comfort, ma di creare un’associazione nella mente del neonato, che saprà di stare andando incontro a un’esperienza che non è poi così spiacevole. Lo stesso ragionamento soggiace all’utilizzo del seggiolone e spiega perché questo accessorio dall’aspetto spesso così spartano (soprattutto i vecchi modelli in plastica dura) sia spesso il rifugio prediletto di tanti bambini. Se associato sempre a esperienze positive e mai a punizioni, diventerà il luogo ideale in cui confinare il proprio piccolo quando vogliamo che rimanga un po’ tranquillo per conto suo.

Il corredino neonato è un processo continuo
Perché il corredino neonato di un bambino rimanga completo ed efficiente bisogna continuare ad aggiornarlo mese dopo mese. Non solo perché i pannolini finiranno e andranno ricomprati, o perché i ciucci hanno quest’assurda tendenza a scomparire nel nulla, ma perché alcuni accessori saranno utilizzabili solo a partire da una certa età, mentre vestiti e scarpine dovranno seguire la naturale evoluzione fisica del bambino. Per orientarsi in questo mare di incombenze, potete provare a utilizzare l’infografica allegata a questo post. Comprende tutto l’occorrente da avere in casa e all’aperto, e vi consentirà di fare un rapido check-up della situazione ed evitare di incorrere in situazioni spiacevoli. Speriamo vi piaccia e vi sia utile!

Exit mobile version