Insomma, se abbiamo a che fare con gente che non sopportiamo, inconsciamente il nostro corpo si organizza con posture e movimenti inequivocabili.
Sono i cosiddetti “segni di ostilità”. Quali sono?
Ce li svela la nostra grafologa Candida Livatino.
Una lettura molto interessante che ci insegna anche a capire se ci sono colleghi o conoscenti che, pur facendo i gentili con noi, in realtà non ci tollerano per niente!
“Cari genitori,
oggi parliamo dei segni di ostilità.
Un atteggiamento che capita spesso di osservare è quello di chi, davanti all’interlocutore, tiene le mani incrociate davanti a
Un gesto che segnala la non disponibilità a tener conto di quello che viene detto, perché comunque non cambierà il proprio giudizio negativo.
Una variante, che ha un significato più o meno analogo, è quella di incrociare le dita e di congiungere i due pollici.
C’è un gesto che apparentemente potrebbe sembrare di complicità, ma che in realtà rivela indisponibilità: stringere la mano con la destra e, con la sinistra, prendere il braccio dell’interlocutore.
Se abbiamo di fronte una persona che tiene le braccia incrociate, con le mani a forma di pistola, i dubbi sono pochi: non c’è empatia da parte sua, anzi c’è evidente ostilità.
Da seduti un atteggiamento che ci capita a volte di osservare è quello di chi, spesso un superiore, tiene le gambe incrociate, con una caviglia sul ginocchio dell’altra gamba.
E’ un segnale di scarsa attenzione e di poca considerazione nei nostri confronti: non aspettiamoci nulla di buono!
Infine c’è un gesto che appare insignificante, ma che comunque è bene cogliere.
La persona si liscia continuamente le sopracciglia: un gesto che può sembrare vezzoso, ma in realtà evidenzia insofferenza nei confronti di chi le sta di fronte.
Un’insofferenza che la porta ad un atteggiamento ostile.
Un caro saluto.
Candida Livatino”
Candida Livatino ha anche un sito Internet in cui racconta tutte le sue esperienze lavorative e tanto altro ancora.
L’indirizzo :
www.livatinocandida.it