Le mani. Come disegnano i bambini le mani?
Da piccoli sono delle linee, poi diventano dei salsicciotti. Poi dopo gli otto anni cominciano a prendere forma, ad assomigliare a delle vere mani.
Ma ci possono essere tanti modi per rappresentarla. Si può disegnare una mano aperta, un pugno, una mano chiusa. Oppure ci sono dei bambini che “dimenticano” di disegnare le mani.
Ognuno di questi esempi ha un significato ben preciso. E oggi la nostra grafologa Candida Livatino ci spiegare qual è:
la settimana scorsa abbiamo visto come i bambini rappresentano le braccia, elementi importanti della comunicazione e della socializzazione.
Lo sono ancor di più le mani, che rappresentano i punti di contatto con gli altri.
Se il bambino rappresenta delle mani appuntite denota aggressività. Se poi sono a forma di artigli evidenzia un’aggressività ancora più marcata ed una ostilità verso l’ambiente che lo circonda.
Se invece il bambino disegna delle dita un po’ tondeggianti ed ha già superato gli otto anni segnala il desiderio di regredire, di tornare piccolo.
Ma anche le mani aperte o chiuse danno indicazioni molto importanti.
Le prime (aperte) indicano apertura e disponibilità. Le disegna un bambino sereno, che non ha difficoltà a socializzare ed a legare con i suoi coetanei.
Quelle chiuse invece segnalano indisponibilità verso gli altri, ed un’aggressività tenuta però a bada e mascherata.
In alcuni disegni le mani sono del tutto assenti o nascoste.
Se proprio non ci sono il bambino ci trasmette il desiderio di legare con gli altri ma anche la difficoltà ad essere il primo a prendere l’iniziativa.
Se invece sono nascoste, perché dietro la schiena o in tasca, segnalano la ritrosia a rivelarsi per quello che è. Cerca di apparire diverso, per essere più facilmente accettato dall’ambiente in cui vive.
Un caro saluto.
Candida Livatino”
Candida Livatino ha anche un sito Internet in cui racconta tutte le sue esperienze lavorative e tanto altro ancora.
L’indirizzo :
www.livatinocandida.it