La volta scorsa abbiamo esaminato il disegno degli alberi fatti dagli adulti.
Abbiamo imparato che proprio l’albero rappresenta la nostra anima. La chioma, in particolare, il modo che abbiamo di relazionarci con gli altri. Il tronco invece il nostro IO.
Oggi vedremo nel dettaglio questa seconda parte. C’è chi disegna il tronco stretto e lungo, chi corto, chi largo, chi con il nodo, chi invece lo disegna proporzionato. Ogni dettaglio ha un significato diverso.
Ci svela tutto Candida Livatino.
“Cari genitori,
Oggi è la volta del tronco, che è l’elemento stabile della struttura dell’albero ed identifica il nostro IO.
Il tronco lungo, addirittura più della chioma, indica il bisogno di superare le paure adolescenziali e la voglia di apparire forte e sicuro.
Evidenzia inoltre una personalità molto sensibile e fragile. Il soggetto può soffrire anche di un senso di inferiorità, che per timidezza non riesce a superare.
Se invece il tronco è molto corto rispetto alla chioma, che occupa gran parte del disegno, significa che la persona vive un dualismo tra le sue aspirazioni e le regole alle quali dovrebbe sottostare e che invece rifugge.
E’ un soggetto che difende con determinazione la sua privacy ed alterna momenti di apertura a momenti di assoluta chiusura.
Nel lavoro ama essere indipendente ed autonomo, non vuole essere inquadrato in strutture rigide e poco dinamiche.
Il tronco molto largo è indice di forza e sicurezza in se stessi.
Chi lo disegna è una persona pratica, che non teme ruoli di responsabilità e, nelle sue scelte, non si fa influenzare da altri.
Ha ben chiari gli obiettivi da perseguire e non molla finchè non li ha raggiunti.
La prossima settimana completeremo l’analisi del “tronco”, con altri esempi.
Un caro saluto.
Candida Livatino”
Candida Livatino ha anche un sito Internet in cui racconta tutte le sue esperienze lavorative e tanto altro ancora.
L’indirizzo :
www.livatinocandida.it