Viva la Mamma

Recinti e strade vicino alle case: ecco cosa rappresentano nei disegni dei bimbi

Siamo arrivati alla quarta ed ultima lezione sulla casa disegnata dai bambini.
Abbiamo imparato a capire cosa significa rappresentare una casa piccola, grande, un castello, porte e finestre chiuse e aperte, il camino, eccetera, eccetera.
Oggi la nostra grafologa Candida Livatino ci spiegherà gli ultimi dettagli: viottoli, alberi e persone dentro le case.
Ecco cosa ci dice:

“Carissimi genitori,
oggi concluderò con l’analisi dei disegni della casa descrivendo gli “accessori”.

ALBERI
Collocati a fianco o molto vicini alla casa indicano il desiderio di sentirsi protetto. E’ un bambino che ricerca affetto e sicurezza da parte dei genitori perché è insicuro.

VIOTTOLO/STRADA
DRITTO: Significa che è un perfezionista e preciso in tutto ciò che fa e dice.
TORTUOSO: E’ un bambino umorale. Alterna momenti di apertura e chiusura. L’umore è altalenante. Anche la vita di relazione risente di questo suo stato d’animo.
CHE NON RAGGIUNGE LA PORTA D’INGRESSO: Il bambino sta attraversando un momento molto delicato. Fa fatica a socializzare, è diffidente e tende a chiudersi in se stesso.
SE RAGGIUNGE LA PORTA D’INGRESSO: E’ un bambino che si relaziona in maniera positiva e spontanea con il mondo circostante.

RECINTO
Il bambino che disegna il recinto intorno alla casa tende a isolarsi, a staccarsi dalla realtà. E’ come se volesse mettere un “recinto” per difendersi dall’ambiente esterno.

FIGURE UMANE
Vorrei spendere una parola in più riguardo le figure umani presenti all’interno della casa nei disegni dei bambini più grandicelli.
Prima dell’avvento del computer e delle nuove tecnologie (ai miei tempi per esempio), si ritrovava spesso nei disegni la tavola imbandita insieme a tutti i componenti della famiglia o lo stesso bambino che giocava con i suoi amichetti, il fratellino, la mamma, il papà, i nonni, gli zii, il calore domestico.
Negli ultimi anni, invece, mi è capitato spesso di trovare nuovi elementi dove i protagonisti sono i computer, il telefonino, il televisore e le auto, escludendo così le figure umane.
Tutto questo ci dovrebbe far riflettere. E’ vero, i tempi sono cambiati, ma una domanda mi sorge spontanea: qual è la differenza tra la voglia di “sentire” il calore familiare e la scelta di vivere al contatto con le nuove tecnologie e la decisione di non disegnare le figure umane?

Un affettuoso saluto.

Candida Livatino”

Candida Livatino ha anche un sito Internet in cui racconta tutte le sue esperienze lavorative e tanto altro ancora. Se volete sapere di più sulla nostra brava grafologa, visitate la sua pagina. L’indirizzo è: www.livatinocandida.it

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