Quando è nata Penelope, così si chiama sua figlia, ho pensato: chissà che ninnananne fantastiche gli canterà.
E invece la Gianna nazionale ha inventato una filastrocca un po’ ‘sui generis’: ‘Parapaponzi Parapaponzi la ninnananna degli stronzi’. A suo dire funziona sempre e la bimba ride!
La Nannini ha svelato che per un po’ uscirà di scena, niente stadi, né teatri, ma solo tante coccole con la figlia che, ha ammesso, le consuma un sacco di energie. ( Ci credo… :))
“Quando sono con lei passano le ore senza che me ne renda conto. Mi dimentico di tutto, a volte anche di mangiare”, dice la cantante al settimanale.
E l’infiammazione al al tendine del braccio destro? Tutta colpa del tiralatte: “Il primo mese ho allattato Penelope al seno, poi sono passata al biberon, perché per lei era più facile. Per questo ho cominciato a usare il tiralatte che, però, mi ha provocato questo problema: un casino quando dovevo tenerla in braccio per addormentarla”.
La Nannini a breve lavorerà al nuovo album, ma con calma. Le priorità stavolta sono altre.
Parlando di Penelope, la cantante rock ha rivelato che la piccola ha la voce più bella della sua.
Amore di mamma? Tradizione di famiglia? No, a quanto pare merito del cordone ombelicale sotto la rosa!
Pare che sia una tradizione scaramantica toscana: se si prende un pezzo di cordone ombelicale e lo si seppellisce nella terra vicino ad una pianta di rose, al neonato verrà una bella voce.
La mamma della Nannini lo ha fatto con lei e lei lo ha fatto con quello di sua figlia interrando il cordone ombelicale nel giardino della nonna.
Poi, scherzando, ma non troppo, ha detto che è scientificamente provato che fare un figlio dopo i cinquant’anni fa bene: aiuta il ricambio delle cellule!
Lei ora si sente più bella.
Sempre sull’argomento ha affermato che non è ricorsa a bombe ormonali, ma ha seguito una semplice cura contro l’infertilità.
E riguardo all’età, alle difficoltà nel conciliare l’impegno della maternità con la carriera la cantante ha detto: “Forse una mamma che nella vita ha raggiunto quello che voleva può dare qualcosa in più a un figlio. Non è detto che una donna di una certa età debba essere per forza una cattiva madre. Anche essere troppo giovani può essere un problema. Bisogna aspettare, vedere come crescono i figli. Se è stato sbagliato oppure no, lo si può dire solo dopo”.
Infine alla domanda se alcuni limiti vanno posti la Nannini ha concluso dicendo che lei è per la libertà fin dove non si lede quella degli altri. Quando un figlio viene al mondo, è vita che nasce. Non si può giudicare.
E un secondo figlio? “Non bisogna chiedere troppo potrei ma non so se riuscirei a prendermi cura di due bambini”.
Che dire… che mamma la Nannini!