Io sinceramente no. Eppure uno studio ha dimostrato che le voci femminili risultano più ‘dure’ e irregolari durante le mestruazioni.
A questo punto qualcuna di voi potrebbe chiedermi: ma qual è l’attinenza di una notizia del genere con un blog che parla di bimbi?
Semplice. Questo studio ha smentito gli esiti di alcune ricerche precedenti che sostenevano invece che la variazione della voce fosse un richiamo per il sesso forte.
In pratica il cambiamento del tono, secondo i vecchi studi, consentiva agli uomini di individuare facilmente la fase dell’ovulazione e quindi decidere se procedere… e come dire… procreare oppure praticare l’astinenza preventiva!
Secondo l’ultimo studio pubblicato su ‘Plos One’, invece, la variazione della voce, pur svelando molto di una donna, non rivela il momento più utile per il concepimento. Piuttosto quello in cui sarebbe bene stare alla larga da microfono e palcoscenico.
Precedenti ricerche avevano confrontato voci registrate in due sole fasi del ciclo femminile: quella più vicina al concepimento e quella in cui le possibilità di una gravidanza sono prossime allo zero. Questo nuovo lavoro, mettendo a confronto le variazioni durante l’intero ciclo mestruale, ha permesso di fare chiarezza, spiega Julia Fisher del German Primate Center, che ha condotto lo studio insieme a colleghi britannici e israeliani.
Il team ha così scoperto che le variazioni del tono femminile non consentono agli uomini di individuare facilmente la fase dell’ovulazione.
Ma hanno dimostrato che il partner ha una leggera preferenza per le voci pre-ovulazione rispetto a quelle registrate durante l’ovulazione.
Allora cosa ho fatto? Per avere la conferma della ricerca, stamattina ho chiamato subito mio marito e gli ho chiesto: “Caro, ti sei mai accorto che la mia voce cambia durante il corso del mese? Il mio tono ti piace di più durante il “periodo rosso” o quando faccio gli ovetti?”
Mi ha risposto in maniera seccata e con tono serio: “Sono a lavoro, ma mi dici che cosa hai bevuto stamattina al posto del latte? E i bambini sono a scuola?”.
Che devo pensare? Che forse non si è accorto delle variazioni di tonalità? Mmha!