E’ la prima volta che accade una cosa del genere. La notizia è riportata da quasi tutti i giornali online britannici e non potevo non proporvela!
Sara è nata senza organi riproduttivi. Eva, la mamma, un’imprenditrice di 56 anni residente a Nottingham, ha accettato di prendere parte a questa procedura rivoluzionaria, diventando la prima donna al mondo a donare l’utero per trapiantarlo nella figlia. Entrambe sperano che l’intervento si possa tenere in Svezia, dove Sara vive e lavora, la prossima primavera: i medici rimuoveranno l’organo di Eva con una proceduta di 4 ore simile all’isterectomia e lo trapianteranno su Sara, che dovrà prendere farmaci anti-rigetto.
“Non sono preoccupata per le conseguenze che potrebbe avere ricevere l’utero che mi ha portato alla luce, non ci ho mai pensato”, racconta Sara al Telegraph. “Sono un’insegnante di biologia – prosegue – e questo è un organo come qualsiasi altro. Ma mia mamma me l’ha chiesto: ‘Non è strano?’. No, per me non lo è. Sono più preoccupata per l’intervento a cui lei deve sottoporsi. Sarebbe meraviglioso per me se il trapianto riuscisse e potessi avere un figlio”.
Se l’organo funzionerà a dovere dopo un anno dall’operazione, Sara e il fidanzato si affideranno alla fecondazione assistita: gli ovuli saranno fecondati e poi reimpiantati nel suo ‘nuovo’ utero che poi, quando non le servirà più, le sarà rimosso.
Questo tipo di trapianto è una delle operazioni più complicate della medicina moderna, spiega Mats Brannstrom, alla guida dell’equipe medica che lo effettuerà. E’ molto più complesso che trapiantare un rene, il fegato o il cuore per la difficoltà di evitare emorragie e la necessità che i vasi sanguigni siano della misura sufficiente a connettere l’utero.
L’unico precedente risale al 2000, in Arabia saudita. L’utero di una donna di 46 anni è stato trapiantato in una giovane di 26 anni, ma le è stato rimosso dopo 99 giorni a causa di gravi complicanze.
Che dire: speriamo che questa volta vada tutto per il meglio! Chi vivrà… saprà!