Ad aggiungere una voce alla lunga lista dei benefici del latte materno, raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità come alimento esclusivo per i primi 6 mesi di vita del neonato, è uno studio inglese pubblicato sugli ‘Archives of Disease in Childhood’, firmato dagli scienziati delle universita’ di Oxford, Essex, York e dell’University College di Londra.
L’indagine ha coinvolto oltre 10 mila mamme arruolate nella maxi-ricerca Millennium Cohort Study e i loro bimbi. Gli studiosi hanno indagato sulle abitudini di allattamento delle madri e sugli eventuali problemi comportamentali dei bambini fino all’età di 5 anni: dall’attaccamento morboso alla mamma all’eccessiva agitazione, dal ‘vizio’ di dire bugie alla tendenza a rubare. A conti fatti, solo il 6% dei bimbi che erano stati allattati al seno mostrava disturbi del comportamento, contro il 16% dei piccoli nutriti con latte artificiale. E anche ‘correggendo’ il dato considerando fattori come l’età della madre, il suo grado di istruzione e il livello socio-economico, elementi che rendono una donna più incline ad allattare a lungo al seno, i bambini nutriti con latte formula risultavano più a rischio del 30% di problemi comportamentali.
Ma perchè poppando al seno si cresce ‘angioletti’? Maria Quigley dell’universita’ di Oxford, coordinatrice dello studio, spiega che il latte di mamma, oltre a essere ricco di ormoni e fattori della crescita, contiene in abbondanza un particolare acido grasso importante per lo sviluppo del cervello e del sistema nervoso.
Un’altra ragione potrebbe essere il rapporto speciale che si instaura fra la madre che allatta e il suo bimbo. Secondo gli esperti, grazie alla poppata al seno la madre riesce a interagire meglio con il figlio, trasmettendogli con più successo le regole di una buona condotta.