Viva la Mamma

Via libera al sesso in gravidanza!

“Si può fare sesso in gravidanza? E’ sicuro? Può far male al bambino?”. Ho fatto queste domande a tante mie amiche, anche con figli. E ho ricevuto le risposte più disparate. In parte giuste, in parte no, in parte bufale clamorose. Tipo: “Sì, ma solo in alcune posizioni”, “Assolutamente no, può causare aborti”, “Fa venire mal di testa al bambino”, “Sì, e al nono mese è addirittura consigliato”.
E allora affrontiamo questo “godurioso” tema!

Cominciamo col dire che fare sesso in gravidanza è “generalmente sicuro” e presenta “poche complicanze”. Quindi via libera alla sessualità anche per le mamme in attesa. C’è comunque da segnalare che, benché siano davvero rari, fra i possibili rischi legati ai rapporti sessuali col pancione ci sono: parto prematuro, infiammazione pelvica, emorragia (nel caso di placenta previa) e trombi.

E’ tutto scritto nero su bianco su un documento pubblicato sul ‘Canadian Medical Association Journal’ da un gruppo di ricercatori canadesi, basato sull’analisi delle evidenze disponibili.

In generale il sesso in gravidanza “è normale. Ci sono poche controindicazioni comprovate, e pochi pericoli di problemi nelle gravidanze a basso rischio. Dunque queste pazienti dovrebbero essere rassicurate”.

In linea di massima è più una questione di psiche che fisica. Nel primo trimestre il desiderio tende a calare a causa dello stato di malessere della futura mamma (nausee, sonnolenza, eccetera). Stesso calo del desiderio anche nel terzo trimestre, questa volta, però, per via del pancione piuttosto ingombrante. Mentre il secondo trimestre è il periodo migliore per l’intimità della coppia.
Ma sempre per gravidanze normali.

E per le gravidanze ad alto rischio?
I medici concludono che, benché i dati a sostegno dell’astinenza siano carenti, “è ragionevole” una raccomandazione allo stop all’intimità, dal momento che le possibili conseguenze in teoria “sono catastrofiche”.
“In una popolazione ad alto rischio di parto pretermine non ci sono prove a sostegno di un chiaro beneficio” dell’astensione sessuale, scrive Clair Jones dell’Università di Toronto. “Si tratta comunque di una raccomandazione che non presenta rischi e può essere ragionevole rivolgerla a queste donne, in attesa di migliori prove a sostegno di una posizione o dell’altra”.

Prudenza quindi a chi ha avuto minacce d’aborto, a chi è a rischio di parto prematuro, a chi ha avuto sanguinamenti o perdite di liquido amniotico, a chi ha una placenta previa, a chi ha delle infezioni e a chi sta portando avanti gravidanze gemellari. Nonostante non ci siano sono prove certe che dimostrino che fare sesso sia pericoloso, nel dubbio… meglio aspettare tempi migliori!

Il sesso alla fine della gravidanza induce il travaglio?
Secondo i ricercatori di Toronto non ci sono prove del fatto che fare sesso alla fine della gravidanza possa indurre il travaglio, come invece viene consigliato a molti genitori in attesa, da parenti e amici. In ogni caso, non ci sono effetti negativi noti legati a questa ‘pratica’.

Beh, permettetemi una osservazione. Il mio ginecologo (che non è un mio parente, né un mio amico, ma un medico affermato dell’Ospedale Mangiagalli di Milano) su questo punto mi ha detto esattamente l’opposto. Quando ero ormai al nono mese mi consigliò di fare sesso perché avrebbe favorito l’inizio del travaglio. E mi diede anche una spiegazione scientifica: l’effetto è dovuto allo sperma che contiene prostaglandina, la stessa sostanza utilizzata (generalmente in gel) negli ospedali per indurre il parto.

Inutile dirvi che, pur seguendo alla lettera i consigli del mio ginecologo (non mi fate aggiungere altro, divento rossa!) i risultati sono stati piuttosto scarsi.
Marco è nato alla 42esima settimana con parto indotto (quindi con prostaglandina) e Luca alla 40esima settimana, sempre con parto indotto!

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