Ne hanno discusso nel salotto di Federica Panicucci, a “Mattino 5”, Paolo Liguori (direttore del Tgcom), Samantha De Grenet, alcuni esperti come Massimiliano Frassi (presidente dell’Associazione Prometeo onlus ) e Maurizio Bossi (medico andrologo), e anche due delle mamme che hanno mandato i loro bambini all’asilo Cip e Ciop di Pistoia, il nido degli orrori.
Vi propongo tre video che riprendono i momenti salienti della discussione. Inutile dirvi che la maggior parte delle mamme ha detto di essere favorevole alle telecamere.
1) Le mamme: i bambini erano tranquilli
2) Paolo Liguori: fidarsi più dell’istinto che delle telecamere
3) L’opinione di Frassi e Bossi
Per quanto mi riguarda credo che non dobbiamo andare in panico, non dobbiamo avere paura di portare i nostri piccoli negli asili. Come sempre, è sbagliato generalizzare, i nidi degli orrori, per fortuna, sono solo delle rare, rarissime eccezioni.
Certo, mi dispiace infinitamente per quei bambini che hanno vissuto quelle esperienze così traumatiche. Non ci sono parole. E anche le più dure non sarebbero in grado di fare giustizia. Spero solo che il tempo e l’aiuto dei genitori riesca a far superare loro questo terribile incubo.
Ma non dobbiamo dimenticare che nella quasi totalità dei nidi e delle scuole materne la situazione è ben diversa. Sono luoghi dove i nostri cuccioli vivono serenamente, giocano e si divertono. Ma nello stesso tempo imparano.
Imparano a socializzare, a rispettare delle regole, a fare quelle attività che a casa non farebbero mai.
E a stare con loro, ad accoglierli al mattino, ad aiutarli quando non vogliono mangiare, ad incoraggiarli quando non vogliono fare delle cose, a consolarli in quei piccoli momenti “no” che capitano nella giornata, ci sono loro: le maestre.
Armate di pazienza e amore riescono a tenere a bada anche 25 piccole pesti. Non so come facciano, visto che io con due faccio già una grande fatica!
Secondo me il loro non è un lavoro, ma è una vera e propria “missione”.
Quindi per rispondere alla domanda iniziale: sì si possono anche mettere le telecamere, ma dobbiamo cercare di ascoltare i nostri figli, capire se si trovano bene nel posto in cui li lasciamo. Dobbiamo imparare a capire i loro piccoli gesti, le loro parole. Valgono molto più di ogni telecamera.
Una precisazione finale: qualche giorno fa avevo scritto un articolo sugli asili nido, prendendo spunto da quanto successo a Pinerolo (Torino), purtroppo per problemi tecnici è andato perso e colgo l’occasione per chiedere scusa a tutti coloro che avevano lasciato dei commenti.