L’ho guardata con occhi pieni di ammirazione. Cavolo, brava, lei ce l’ha fatta!
Una volta al mese si riuniscono e trascorrono una allegra e serena serata tra amiche. “E’ un modo per staccare la spina e ricaricarsi un po’, respirare aria diversa”. “Non è impossibile, basta organizzarsi un po’, mettere a letto i bambini e poi andare via. Non se ne accorgono neppure!” ci ha detto.
Mi sono complimentata di cuore con lei. A me mancano le forze pure per pensarci!
La sera, a casa, stavo riflettendo sulla cosa e mi è venuto in mente che altre mie amiche fanno anche di più: una volta al mese lasciano i bambini con la babysitter e si concedono una “serata a due” con il marito. Cena, cinema, pizza. Cose semplici ma che fanno rivivere una vita di coppia che, almeno quando i bambini sono piccoli, tra le mura domestiche si perde.
Pensieri, pensieri, pensieri. Ma poi, da sola, ho spezzato una lancia in mia difesa: con un bimbo di sei mesi e uno di tre anni come faccio a pensare allo svago? E allora mi sono detta: “Arriveranno tempi migliori”.
E “devono” arrivare. Perché credo sia giusto e doveroso, quando i bambini diventano un po’ più grandicelli (3-4 anni) tornare a pensare un po’ più a noi e al nucleo originale della famiglia (marito e moglie).
In fondo non credo che una serata ogni tanto con la babysitter (o con i nonni, per chi ha la fortuna di averli vicini) potrà causare traumi o danni ai nostri bambini. Condividete?