Terre des Hommes “Indifesa” delle bambine

Oggi è la prima Giornata Mondiale per le bambine e per le ragazze.
Perché una giornata dedicata, le bambine sono una “razza da proteggere”? Potrebbe chiedere qualcuno.
Mi piacerebbe rispondere di no. Ma non è così. Ci sono tanti e troppi mali su questa terra e ignorarli sarebbe come voler mettere la testa sotto la sabbia.

Terre des Hommes, da sempre sensibile all’argomento  ha portato in Italia la campagna “indifesa” e ha presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il “Dossier sulla condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo”.
Le bambine nel mondo continuano a essere vittime silenziose e invisibili di discriminazioni, mancato accesso all’istruzione  violenza, abusi e tratta. Continua a leggere

L’emozione di salvare un bambino lontano

Noi mamme italiane appena scopriamo di essere incinta corriamo dal ginecologo, facciamo mille visite, mille ecografie, mille controlli.
Tutto ruota intorno a lui, a quel piccolo “fagiolino” che cresce nel grembo.
Ci sono però posti su questa Terra in cui le mamme partoriscono senza mai aver visto un medico. E spesso, purtroppo, con gravi conseguenze per loro e per i loro piccoli.
Per questo Terre des Hommes si sta battendo per assicurare una maternità sicura e cure mediche alle mamme e ai bambini della Costa d’Avorio, paese che si sta faticosamente rialzando dopo il recente conflitto seguito alle elezioni 2010.
L’organizzazione italiana sta portando avanti un intervento di sostegno alla sanità pubblica per assistere 100.000 donne gravide o in età fertile e i loro bambini e ridurre il forte tasso di mortalità materno-infantile.

Tu cosa puoi fare? Il passaparola per diffondere questa campagna. Continua a leggere

L’adozione a distanza, un gesto prezioso

La settimana scorsa mi avete chiesto di parlare di un argomento molto importante e nello stesso tempo delicato: l’adozione a distanza.
Grazie a voi ho scoperto un nuovo mondo. Un mondo fatto di solidarietà, di voglia di fare e aiutare gli altri. Di gente che fa dell’amore per il prossimo la propria missione di vita. E soprattutto di organizzazioni che lavorano non per dare semplice sussistenza, ma per fornire alle famiglie bisognose gli strumenti e la cultura per crearsi un futuro, si spera, migliore.

Potete obiettarmi: “Ma finora hai avuto il prosciutto davanti agli occhi?”
Ovviamente no. Sapevo a grandi linee della loro esistenza e del loro funzionamento. Ma fino a quando non ci sbatti il naso sulle cose, spesso tanti particolari sfuggono…

L’associazione che ho contattato per avere info è stata Terre des Hommes.
Le mie domande sono state le più comuni e banali, le loro risposte no, sono state illuminanti e li ringrazio per la disponibilità!
Ho chiesto: “Ma i soldi vanno direttamente al bambino o alla famiglia? C’è un limite minimo di tempo richiesto per il sostegno o anche un anno, due, vanno bene? E raggiunta la maggiore età che fine fanno questi ragazzi? E una famiglia che adotta a distanza un bambino può conoscerlo dal vivo andando nel suo paese?”

Mi hanno risposto con un articolo lungo, bello, completo, che merita attenzione.

A voi: Continua a leggere