L’iscrizione a scuola: c’è tempo fino al 28 febbraio


L’anno scorso, di questi tempi era l’argomento principe a casa mia: l’iscrizione del piccolo alla materna e del grande alla prima elementare.
Sulla materna, a dirla tutta, non ci siamo fatti grossi problemi, abbiamo mandato il piccolo nella stessa scuola frequentata dal fratello.

Sulla scuola elementare la scelta è ricaduta su quella più vicina a casa e frequentata dai bambini del quartiere. E devo dire che è stata la scelta migliore, almeno dal punta di vista logistico. (Dal punto di vista scolastico è troppo presto per esprimere un parere!).
Marco va a scuola da solo con il piedibus tutti i giorni.
Lo saluto sulla porta di casa, lui scende, io lo guardo dalla finestra, lui aspetta l’arrivo del piedibus e si incammina con i suoi compagni.
Tre adulti, genitori dei bambini, a turno ogni giorno accompagnano i bambini. Una volta a settimana tocca anche a me.
E devo dire che è una bella esperienza per lui e una grande comodità per me!

Ma sto divagando, ero partita dalle iscrizioni, che anche quest’anno si fanno ONLINE.

Lo scorso anno, almeno nei primissimi giorni, ci furono diversi problemi tecnici. Quest’anno invece, il ministero dell’Istruzione ha riferito che non ci sono ostacoli di sorta.
“Le iscrizioni online stanno andando molto bene e ce ne sono già 300 mila confermate, molte più
dell’anno scorso. Le famiglie italiane hanno imparato che questo è un adempimento che si deve fare online”, ha affermato il ministro Maria Chiara Carrozza. Continua a leggere

“Mamma, come siamo fortunati noi!”

Prima di avere figli, seguendo in tv o nei vari talk show, le polemiche sulla presenza o meno degli stranieri nelle classi italiane, davo ragione a chi li definiva “un ostacolo per l’istruzione”.
Pensavo che la presenza di bambini stranieri non fosse positiva, che rallentasse la programmazione scolastica dell’intera classe, penalizzando quindi tutti gli altri.

Quanto mi sbagliavo!

Ora che Marco frequenta una classe dove ci sono anche bambini cinesi, arabi, romeni, etc, mi sono accorta di quanto la presenza di questi studenti stranieri sia fonte di arricchimento per tutti. Certo, ci vogliono dei limiti, non più di una certa percentuale per classe (almeno secondo me!), ma solo per permettere alle insegnanti di svolgere al meglio il loro lavoro.

L’altro giorno ho chiesto a Marco: “Amore sai da dove arriva questo tuo compagno dal nome così particolare?”
Mi ha risposto: “Non mi ricordo il nome del paese, ma ci ha raccontato che lì gli uomini fanno la guerra e tanti bambini muoiono o soffrono la fame”.
E poi ha aggiunto: “Mamma ma perché nel mondo ci sono le guerre?” Continua a leggere

Il corredo scuola: un’esperienza unica… ogni anno!

Ogni anno all’inizio di settembre nei supermercati si ripete la stessa scena: mamme e bambini con i carrelli che girano un po’ spaesate, in tondo tra i corridoi del reparto scuola alla ricerca del quaderno mancante, della risma colorata a tinte pastello, della copertina lucida non trasparente con etichetta, dell’album F4, A4, ruvido, non attaccato ma a blocco, della colla stick da 22gr, e chi più ne ha, più ne metta.

Il corredo scolastico non è un lavoro da poco, le liste consegnate dalle maestre sono sempre più lunghe e con richieste sempre più specifiche e dettagliate. Ci manca poco che diano disposizioni anche sulle marche da acquistare. 🙁
Io quest’anno ho avuto la fortuna di avere due liste (la chiamo fortuna…), quella della scuola materna e quella della scuola elementare, ovviamente ricevute in momenti diversi, così ho potuto fare il doppio, anzi il triplo giro nell’ipermercato.
Avendo preso la settimana di ferie sono andata la mattina, nella speranza di trovare meno gente.
E invece c’erano tante altre mamme come me, con lista in mano, che si aggiravano perplesse tra gli scaffali.
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L’inizio…

La settimana scorsa è stata per me una settimana intensa e ricca di “prime volte”.
Mi scuso con voi per la latitanza, ma ho preso una settimana di ferie per seguire in diretta, in prima persona e dalla pole position l’inserimento di Luca alla scuola materna e di Marco alla prima elementare.
E ringrazio tutti quelli che mi hanno scritto, anche un po’ preoccupati 😉

Com’è andata?
Tutto sommato direi “bene”.
Vi dico solo che stamattina sono andata in camera di Marco per svegliarlo e gli ho detto: “Dai su, alzati, dobbiamo andare a scuola!”
E lui, ancora mezzo addormentato, mi ha risposto: “Ancora?”
Mi ha fatto troppo ridere. Gli ho detto: “Come ancora? Caro studente di prima elementare, ne hai ancora, ancora e ancora di strada da fare! A conti mal fatti… quasi 20 anni!” Continua a leggere

Lo zaino perfetto? E’ quello ‘salva-schiena’

Marco quest’anno frequenterà la prima elementare.
Tutti i suoi amichetti, o quasi tutti, hanno già comprato il corredo scuola: zaino, astuccio, quaderni, diario, eccetera.
Noi no.
Forse siamo un po’ in ritardo, ma a parte un astuccio ricevuto come regalo di compleanno, ancora non abbiamo preso nulla di nulla.

Sinceramente aspetto di ricevere la lista dalla maestra prima di spendere soldi a vanvera.
Ma lo zaino, almeno quello, dobbiamo acquistarlo.

Nei supermercati c’è l’imbarazzo della scelta. Tutti i personaggi dei cartoni in ogni dimensione, forma e colore sono lì che ammiccano e strizzano gli occhi ai bambini.
Colori sgargianti e gadget di ogni tipo e genere che probabilmente, almeno per i più piccoli, rappresentano solo un peso inutile e forse non useranno mai (tipo gli auricolari che visto su uno zaino delle Winks).

Ma come deve essere uno zaino? A parte l’aspetto estetico, quali caratteristiche deve avere?
Il professor Guido La Rosa, responsabile dell’Unità operativa di Ortopedia del Bambino Gesù di Roma, ci dà alcuni importanti consigli:

Non deve superare il 10% del peso corporeo (cioè per un bimbo di 6-8 anni non più di 3 Kg) e, anche se le mode richiedono tutt’altro, va portato su entrambe le spalle, in modo da bilanciare il peso. Meglio se è un trolley.
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E poi dicono che in Italia si fanno pochi figli…

Ormai mi sto convincendo di una cosa: l’Italia è un Paese di vecchi perché fare figli è un privilegio riservato a pochi.
Non sto farneticando, ma credo che questa società non faccia molto per aiutare le famiglie.
Arrivo subito al punto.
Io, come dipendente di un’azienda, posso godere di circa 26 giorni di ferie all’anno.
La scuola primaria chiude a giugno, riapre a metà settembre e pure gradualmente: i primi giorni solo poche ore, la seconda settimana qualche ora in più. Si arriva a regime solo alla terza settimana, ossia a fine settembre.
La scuola materna? Altra nota dolente. I bambini del primo anno devono fare l’inserimento e dura ben tre settimane, almeno da noi. Insomma, anche qui si arriva a regime a fine settembre.

I genitori che non hanno i nonni a disposizione come possono coprire questi tre mesi di vacanza? Continua a leggere

Marinano la scuola, ma sono solo bambini!

Marinano la scuola e vanno a giocare.

Dove sta la notizia? E’ una storia vecchia, vero?
Chi non l’ha fatto almeno una volta, direte voi! (a parte me che non ho mai bigiato 🙁 )

E infatti non sarebbe neanche una notizia se a fare questa bravata non fossero stati dei bambini delle elementari.

Quattro bambini, o meglio ragazzini dai 7 ai 12 anni (sommando l’età di tutti e quattro non arrivano alla mia :)) hanno pensato bene di saltare la lezione per andare a giocare in un locale pubblico. Continua a leggere

Sono uomini, che ci vuoi fare!

Oggi ho il dente avvelenato.
Stamattina, come tutti i giorni eccetto che uno, ho accompagnato Marco a scuola.
Sulla porta della classe c’erano i fogli con gli orari per i colloqui con i genitori.
Mezz’ora di tempo per ogni bambino.
Ogni genitore fissa l’appuntamento con l’insegnante firmando nella casella, ancora libera, con l’orario più consono alle proprie possibilità e ai propri impegni.

Ma i fogli erano quasi tutti pieni.

Erano rimasti a disposizione solo gli orari più scomodi (almeno per me) tipo 16:30-17:00.

Chiedo alle maestra: “Quando sono stati appesi questi fogli?”

Mi risponde: “Venerdì mattina, è venuto tuo marito ad accompagnare Marco, ma non ha messo la firma”

Cosa? Venerdì mattina? Non ha messo la firma?

Ma possibile che l’unica volta che accompagna il figlio fa pure danni? Continua a leggere

Anticipatari a scuola: si o no? Ecco il consiglio della psicologa

Ai miei tempi si chiamava “primina”, i bimbi nati nei primi mesi dell’anno, potevano essere preparati da insegnanti privati e frequentare, dopo aver sostenuto un esamino, le elementari in anticipo.
Oggi i bambini nati dal primo gennaio al 30 aprile, su richiesta dei genitori, possono frequentare la scuola primaria con un anno di anticipo.
In pratica sono cambiati i termini e i modi, ma la sostanza, fondamentalmente, è la stessa.
E, da generazioni e generazioni, la domanda che tutti i genitori, alle prese con questa difficile scelta, si pongono è sempre la stessa: è un bene o un male per i bimbi saltare l’ultimo anno di materna e approdare in anticipo alla scuola dell’obbligo?
Ho chiesto alla dottoressa Francesca Santarelli, la nostra Psicologa Amica, di darci un consiglio. Ecco cosa ci dice: Continua a leggere

Da oggi al via le iscrizioni a scuola

Avete bimbi da iscrivere alla scuola materna, alla prima elementare, prima media?
Da oggi, 21 gennaio, si aprono le iscrizioni.
Per le scuola materne l’iscrizione, in molti plessi, si fa ancora con i moduli cartacei. Quindi bisogna recarsi personalmente in segreteria.
Altri istituti, invece, sono passati all’iscrizione online.
Quindi per sapere come fare dovete telefonare alla segreteria della scuola da voi scelta.

L’iscrizione alla scuola primaria, invece, si può fare comodamente da casa perché è tutto online! Continua a leggere