Il sorriso volato in cielo

Un altro bimbo dimenticato in auto. Stavolta a Piacenza. Un altro piccolo angelo in cielo.
Sto male all’idea. Sto male al sol pensiero.
Luca Albanese è un’altra vittima del nostro tran tran quotidiano.
Due anni. La gioia infinita di mamma e papà.
E non posso neppure immaginare il loro immenso dolore e i sensi di colpa che attanaglieranno quel padre per tutta la vita.
“Ma come ci si può dimenticare di un figlio?”, ha commentato la mia collega quando ha letto la notizia. Continua a leggere

Difendiamo noi stesse e i nostri figli dalla violenza

Domenica, mentre moderavo i commenti ricevuti sul blog, sono rimasta colpita da quello inviato da Morgana che ha scritto:
“Io sono nuova ed ho letto ora questo articolo perché sono in questa situazione, io e mio marito litighiamo da quando sono rimasta incinta fino ad oggi che il cucciolo ha 2 mesi, liti furibonde e mi ha anche messo le mani a dosso sia da incinta che con il bimbo in braccio! Quando era in pancia smetteva di muoversi e per una di queste litigate non si è mosso per 12 ore e lo hanno fatto nascere prima! Ora fa la stessa cosa, chiude gli occhi e dorme come se si isolasse dal mondo per poi dormire agitato e piangere appena tutto si quieta! Io mi separerò per questo, per salvare la vita di mio figlio! È una gran tristezza pensare che non avrà una famiglia ma i genitori devono pensare al male minore!”

Cara Morgana, io penso che tu debba tutelare non solo la vita di tuo figlio, ma anche la tua. Un uomo che picchia una donna non è un uomo. E va denunciato. Continua a leggere

Bimbi disabili e adulti incivili

A volte mi chiedo: ma in che mondo viviamo?
E’ possibile che il nostro egoismo prevalga su tutto, anche sul senso civico?
Non sto farneticando, ma ho semplicemente appena finito di leggere l’articolo che ha scritto oggi la mia amica Lena Sarcinella sul suo blog “Il mondo di Lena”, che vi consiglio vivamente di leggere: succede a Pavia.

E’ mai possibile che in un regolamento di una scuola materna, tra i primi punti ci sia scritto: “Nella sezione comunale dell’asilo sono ammessi a frequentare esclusivamente bambini autosufficienti in tutte le loro funzione fisioligiche”.

E i disabili non autosufficienti? Loro sono bambini senza diritti?
Quasi fosse una loro colpa essere nati con un handicap. Continua a leggere

Una tata italiana a Kesinghton Palace

Lo scorso primo marzo, un po’ per scherzare, vi avevo riferito la notizia che i duchi di Cambridge William e Kate cercavano la tata perfetta per il real pargolo.
E sempre con il sorriso, dopo aver elencato le caratteristiche della Mary Poppins ideale e le mansioni da svolgere, vi avevo invitato a mandare il Curriculum Vitae a Kesinghton Palace.
Ma mai nella vita avrei immaginato che la scelta dei reali sarebbe veramente ricaduta proprio su una tata italiana!
E invece, come probabilmente già ben saprete, visto che suo malgrado è andata a finire su tutte le prime pagine dei giornali, la tata del futuro re d’Inghilterra sarà Antonella Fresolone, la 42enne di Lamporecchio (Pistoia). Continua a leggere

A 37 anni non vuole lavorare, revocato l’assegno di mantenimento

Io spesso, ovviamente scherzando, dico che i figli sono come un mutuo. Solo che il mutuo dopo trent’anni (al peggio) finisce, i figli invece… 🙂
E, in questo caso, mai frase fu più azzeccata: un padre si è rifiutato di continuare a versare l’assegno di mantenimento alla figlia ormai 37enne.
Lei disoccupata volontaria: le offerte di lavoro ricevute non esaudivano mai le sue aspirazioni professionali.

Il troppo stroppia? Pare proprio di sì. E anche la Corte di Cassazione ha dato ragione all’uomo. Continua a leggere

Divorzio: punita la moglie che spende solo per sé

Spesso, su questo blog a torto o ragione, capita di elogiare il lavoro faticoso delle mamme mettendo in ombra quello dei papà (e oggi è proprio una giornata di quelle 😉 ).
Ma esistono, e non sono pochi, casi contrari. Leggete questa sentenza che sicuramente farà discutere e che probabilmente costituirà un precedente giurisprudenziale da considerare e non sottovalutare: una sentenza della sezione specializzata in Diritto di Famiglia del Tribunale Civile di Roma ha condannato una moglie all’addebito della separazione a causa dello shopping ‘selvaggio’ finalizzato soltanto all’acquisto di vestiario e profumi”. Continua a leggere

Una storia a lieto fine: la bambina non vedente andrà a scuola

Spesso ci ritroviamo a parlare e sparlare di cose che non vanno, di servizi che non funzionano, di diritti negati e quando qualcosa finalmente invece va per il verso giusto passa quasi inosservato. Non desta clamore.
E invece vi voglio parlare proprio di una storia a lieto fine, di una bambina non vedente alla quale era stato negato il diritto allo studio e che invece adesso può frequentare la scuola.
“I non vedenti, con gli aiuti opportuni, se conoscono i percorsi e hanno attorno a loro un ambiente familiare, sono in grado di muoversi, di svolgere le attività più normali. A volte, in casa quasi mi dimentico che mia figlia non vede”, ha detto la mamma di Marta, la bambina non vedente della Valle di Susa a cui era stata negata l’iscrizione alla prima media nella scuola della zona.
Dopo una giornata di telefonate incrociate, tra famiglia, Ufficio scolastico regionale e ministero, ha vinto la sua battaglia. Continua a leggere

I bambini di successo, i vip del futuro


A nove mesi già sfilano truccati e agghindati come mini adulti.
A tre anni calcano  le passerelle con moine da vip, mentre i genitori scalpitanti urlano: “Girati, toccati i capelli, fai un sorrisino, inchinati, voltati…”
E a mezzanotte sono ancora lì, mezzi addormentati su mamma e papà, ma desiderosi di indossare la fascia di miss e mister qualcosa, non importa cosa.
I genitori mettono la mano sul fuoco: “E’ solo un gioco, sono stati loro, i bambini, a decidere di partecipare”.
Come se un bambino a pochi anni di vita sapesse già cos’è un concorso.
Per loro, per i bimbi, i grandi hanno tanti sogni nel cassetto. Un futuro glorioso fatto di luci, riflettori e … soldi. Continua a leggere