Non per andare al mare, per godere dell’estate settembrina. No, no. Ma per superare con nonchalance la corsa ad ostacoli rappresentata dalla riapertura della scuola.
Per fortuna che esistono i campus anche nelle prime settimane del mese di settembre. Certo, bisogna mettere mano al portafoglio, visto che non sono tanto economici (ma questo è un altro discorso). Almeno sono una soluzione.
Poi finalmente arriva il primo giorno di scuola. Finalmente… Ho scritto finalmente?
E invece non finisce un bel niente. Ma comincia tutto.
Almeno nel paese dove viviamo noi, nei primi giorni l’uscita dei ragazzi è prevista per le ore 12:00.
Tempo di accompagnarli a scuola, arrivare in ufficio, accendere il computer, che è già ora di tornare a riprenderli.
Ma come si fa a chiedere ancora permessi o ferie al datore di lavoro a pochi giorni dalla fine di agosto (e quindi dal rientro dalle ferie estive) senza farsi mandare a quel paese?
I nervi dei genitori che non possono contare sull’aiuto dei nonni vengono messi a dura prova in queste ore, ve lo posso assicurare.
Ieri pomeriggio, quindi il giorno prima dell’inizio della scuola, ero in ufficio a lavorare. Ad un certo punto è arrivata una mail con la circolare della scuola che avvisava tutti i genitori che a “causa della carenza di organico” l’uscita dei bambini è fissata alle 14.30 fino al 20 settembre.
“Ogni anno la stessa storia. Ogni anno la stessa corsa ad ostacoli. Ma è possibile che non bastino tre lunghi mesi per organizzare un anno scolastico? E’ possibile che le nomine dei docenti si debbano fare praticamente a scuola cominciata? E’ possibile che la scuola pubblica italiana faccia così pena!” ho detto ad una mia collega, sfogando tutta la mia rabbia e la mia delusione.
“Tu non hai idea di come sia difficile e farraginosa la macchina della scuola” mi ha detto stizzita un’altra mia collega che ha un marito docente. “Parlate senza conoscere i meccanismi. Parlate senza sapere. Ci sono dei tempi tecnici da rispettare”.
Ok, io avrò pure un nervo scoperto. Parlerò pure a vanvera. Ma sono un genitore che lavora e che ha i giorni di ferie contati. Non due o tre mesi come gli studenti (e relativi docenti). Ma 25 giorni all’anno. E con questi 25 giorni devo coprire le vacanze di Natale, di Carnevale, di Pasqua e le luuunghe ferie estive.
E non riesco a capire il perché non si possa arrivare a settembre con un quadro scolastico definito.
Se la macchina “scuola” è così farraginosa… perché non la si mette in moto un mese prima?
Barcamenarsi così è già complicato. Ma almeno non aggiungiamo difficoltà a difficoltà con le partenze a singhiozzo! Questo no. Baaaasta!!!
Vorrei una scuola pienamente funzionante già dalle prime ore. Chiedo troppo?
Evidentemente sì.
Ho una certa età, vorrei fare delle comode passeggiate in pianura e non delle estenuanti corse ad ostacoli…