Come una medicina a rilascio modificato, di quelle il cui effetto dura a lungo nel tempo, anche se a dose minima, il relax accumulato dovrebbe sortire gli effetti sperati fino alle vacanze successive, praticamente a Natale.
Non so se avete notato l’uso smodato del condizionale “DOVREBBE”. Sì proprio “dovrebbe”.
Perché nei fatti, invece, non va proprio così. E mi chiedo? Come mai le mie riserve si sono consumate anzitempo, praticamente nei due giorni dopo il rientro dalle ferie?
Delle vacanze al mare l’unica cosa che mi rimane, oltre al ricordo, è la pelle un po’ più scura, che avrebbe tanto bisogno di scrub.
Poi, complice anche il cattivo tempo che imperversa da giorni, il calo delle temperature e i forti temporali, mi sento già proiettata verso le giornate autunnali.
E come tutti gli autunno-inverno che si rispettino, ci sono tutti gli incastri da fare.
Agenda alla mano: lunedì bisogna portare Luca di qua e Marco di là. Martedì ancora Luca di qua. Mercoledì, Marco è di là. Giovedì è di lì. Mentre Luca è ancora di qua. Venerdì tocca ancora a Marco, bisogna portarlo di là e poi andarlo a riprendere.
Sabato e domenica riposo?
Neanche per idea. Riprendono le partite di calcio, tra tornei e campionati. Il catechismo e poi…. I compiti.
I compiti!!! Ho beneficiato di due mesi di stop estivo. Ora ci tocca ripetere, anzi ristudiare.
Perché, diciamocelo, chi si ricorda nulla dei Visigoti, dei Saraceni e delle guerre puniche?
E alzi la mano chi non ha dovuto imparare nuovamente la filastrocca “Su qui e qua l’accento non va su lì e su là l’accento ci sta”.
Quest’anno il mio piano di studi personalissimo prevede il ripasso del programma di quarta elementare (che frequenterà Luca) e il programma di seconda media (che frequenterà Marco). E qua le cose si cominciano a far serie. Bisogna ripassare un bel po’ di cose…
Ma andiamo con ordine, prima del suono della campanella, bisognerà rifare il corredo scolastico. Quindi nelle prossime ore tutti alla ricerca delle offerte speciali nel reparto cancelleria: astucci, portalistini, copertine rosse, blu e gialle e quaderni a righe e a quadretti…
E prima ancora bisognerà sopravvivere all’ultima settimana pre-scuola.
Nel paese dove abitiamo noi i cancelli si riapriranno giovedì 12 settembre, ma con moolta calma. Nei primi due giorni i ragazzi usciranno alle 12. Non vorremo mica rischiare di farli stancare da subito.
Quindi dobbiamo gestire l’emergenza: “Dove trascorreranno i primi tre giorni della settimana visto che i campus ormai scarseggiano? E poi… chi li va a prendere alle 12?”
Parte l’urlo: “Ahhhhhhhhhhhhhhhhhh….”. Speriamo che settembre passi in fretta….
Perché non dimentichiamolo: nell’agenda, oltre agli impegni dei ragazzi, alle uscite da scuola in orari improponibili, le riunioni con gli insegnanti, le catechiste, i mister … ci sarebbe anche un’altra cosuccia da incastrare: IL LAVORO!!!
Riparte l’urlo: “Ahhhhhhhhhhh”!
Buon rientro e buona ripresa anche a voi 🙂