“Perché non sono nato re!”

Ogni giorno è la solita tiritera. Da mattina a sera sia io che mio marito ripetiamo sempre le stesse frasi.
La mattina: “Marco sbrigati!” e poi “Luca lavati i denti”, “Luca vai in bagno” “Luca vestiti”.
E la sera: “Luca fai la pipì prima di andare a dormire”, “Luca lavati i denti”…

Ma nonostante il solito mantra, l’opposizione è forte.

“Io non voglio fare la pipì, non mi scappa!”, “Io non voglio andare in bagno, non ho voglia!” urla il monello più piccolo, aggiungendo: “Perché mi dovete sempre obbligare!”
“Voi  sapete solo obbligarmi. Obbligarmi a fare tutto: Luca raccogli i giochi sparsi sul pavimento. Luca vai in bagno. Luca lavati i denti. Luca lavati i piedi…
In questa casa ci sono solo cose da fare!”
Io: “Luca, hai sette anni…  ed è da sette anni che ti ripetiamo le stesse cose, possibile che tu non abbia ancora compreso che le devi  fare senza ogni volta farci sgolare? Tanto alla fine le devi fare. Punto!”

Lui: “Vedi? Per forza! Devo fare tutto sempre io e anche per forza! Non mi sembra giusto. Questa vita è impossibile! Ma perché non sono nato re?”

Io: “Questa vita è impossibile? Complimentoni”

Lui: “Sì, impossibile! Se fossi nato re, con lo scettro avrei comandato io!”

“Ma i re hanno un sacco di obblighi e doveri. Molto più dei sudditi!”, gli ho risposto.

Luca: “Ma se uno è re decide lui. E’ re! Altrimenti a che serve essere re se non puoi comandare. Se io fossi re farei raccogliere tutti i giochi a Marco. Chiederei a papà di lavarmi i piedi e di farmi un sacco di coccole, più che a Marco. A te di cucinare solo le cose che mi piacciono. Giocherei con il Nintendo e vedrei cartoni animati in tv tutte le sere… e senza limiti di orario.
Se io fossi re andrei a scuola più tardi e uscirei prima. Farei fare una pausa più lunga e farei giocare tutti a calcio. Se fossi re….”

Io: “Luca, prima di essere re… si è principi. E i principi, a loro volta, sono i figli del re e della regina. E caschi male, perché diventano re solo i primogeniti e tu sei arrivato secondo. Poi… se tu fossi nato principe, io, essendo tua madre, sarei la regina e in quanto tale ti obbligherei ad andare a fare la pipì, ad andare a lavare i denti…
Tesoro, spiacente, ma non hai scampo!”

E lui: “Vedi, te lo avevo detto io, questa vita è proprio impossibile…”

 

 

3 risposte a ““Perché non sono nato re!”

  1. Io mi sono sempre chiesto perchè non fossi nato da miliardari proprietari di qualche multinazionale, simil Ferrero o SKY, non ho MAI voluto che qualcuno mi raccogliesse i giocattoli, mi lavasse, mi vestisse, pensasse al posto mio, etc,,,,ma quanto avrei voluto e vorrei a fine mese arrivare distante da tutti gli uffici della PA, da tutti i loro noiosissimi incarichi, guardare il saldo del mio conto corrente e vedere cifre in attivo, con svariati zero a seguito…e ripeto svariati !! Qualcuno come al solito…al principino mi avrebbe certamente fatto notare che i soldi non arrivano gratuitamente, ma che era necessario lavorare ed in quel momento gli avrei risposto che preventeviva di alzarmi alle 6 per andare in ufficio ed uscirne alle 21 inoltrate….ma non a registrare noiosissime fatture, oppure ad aspettare il corriere per il ritiro di un mobile dell’800 bensì a studiare acquisizioni, a studiare campagne di lancio prodotti, insieme al mio staff., a telefonare all’aereoporto per dire al mio pilota di preparare il jet perchè mi aspettavano dalla parte opposta del mondo per presiedere un CDA a Singapore….
    Eh già…ed invece no…qualcuno insiste, forse la mamma od il papà o la ex fidanzata per avvolgermi nella bandiera dell’Italia che mi porti con la navetta in qualche pubblico e noioso ufficio contabile in Regione oppure nella Banca d’Italia…ma nessuno come al principino ascolta me…quando gli dico da anni e con tutta la forza che possiedo nei polmoni che ODIIO la contabilità !!!!!!!!!! e le istituzioni pubblcihe !!
    Ma forse…qualche docente di Economia Aziendale vuole risolvere il conflitto alla napoletana e costringermi a prendere ripetizioni di 4 superiore sullì’apertura e chiususa dei conti mastri….!! Ma l’Italia non è Napoli…o forse mi sbaglio?
    Adesso chiamo Queen Mothers’…ma quella vera…e gli racconto tutto…forse…e dico forse…riesco a farmi adottare da lei ed invece di dovermi preoccupare del Comune e della Provincia…troppo strette per le mie ambizioni…la convinco a raccomandarmi per diventare Segretario dell’ONU e così…forse riuscirò a fare qualcosa da vero principe…regalare la pace al mondo….o male che vada…la convinco ad intercedere per me con il Manchester United per farmi diventare un bravo coach…!!
    Cosa dite? Ci provo? Amo Napoli…certamente bellissima…ma i sistemi napoletani mi piacciono poco…perchè al principino rompono…per fargli apprendere come assumersi le proprie responsabilità,…ma poi c’è chi non è capace…!! Cosa dite? Telefono alla Regina Madre in UK? Forse…potrebbe vedere in me un nuovo Artù !!

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