Viva la Mamma

Il primo giorno di scuola… fatto!

Con tre mesi di vacanze a disposizione, si possono finire i compiti la mattina presto del primo giorno di scuola?
La risposta giusta sarebbe ovviamente NO!
Ma a casa mia, invece, è SI’.  
Stamattina Luca si è svegliato alle sette meno un quarto, è andato in cucina, ha preso matite, pennarelli e gomma e ha completato le ultime tre paginette di inglese.
Ha impiegato meno di mezz’ora e alla fine aveva pure la faccia soddisfatta.

“Luca, che stai combinando?” Gli ho chiesto quando l’ho visto.
E lui: “Vedi, tu dicevi che non ce l’avrei fatta a finire i compiti in tempo, mi hai detto che avresti scritto una nota alla maestra già nel primo giorno di scuola e invece…”
Io: “E invece cosa?”
Lui: “E invece ce l’ho fatta. Ho finito tutto, compiti, libro… Tutto”
Io: “Luca, sei scandaloso. Hai avuto tre mese di tempo per fare i compiti e ti sei ridotto all’ultima mezz’ora del primo giorno di scuola. Devi imparare a gestire meglio il tuo tempo. E’ da giugno che ti dico: “Fai i compiti, fai i compiti”… Ogni giorno a dirti le stesse cose”.

Lui: “Mamma, ma vedi il lato positivo delle cose”
Io: “Ci sarebbe un lato positivo in tutto questo?”
Lui: “Certo. Pensa a quei poveri compagni di scuola che hanno fatto inglese a giugno. Si ricorderanno qualcosa? No, ovvio che no. Io invece mi ricordo tutto avendoli fatti oggi!”.
Ho cercato di fare la serie e di mantenere dei toni severi, ma vi giuro che dentro di me ridevo e pensavo “Sette anni di furbizia. Anche quando ha torto, ti rigira la frittata in modo tale da sembrare nel giusto. Bisogna avere quattro occhi aperti con questo signorotto!”

Messi via libro e matite, fatta la colazione, già dal primo giorno ho iniziato con la mia solita tiritera: “Marco sbrigati!”, “Luca forza! … serve a tutti il bagno”. “Vestitevi”, “Lavate bene i denti”

Alle otto e un quarto eravamo tutti e quattro, in delegazione, in marcia verso la scuola per il primo giorno di scuola. Mi aspettavo le maestre fuori dalle classi, nell’atrio ad aspettarli o a salutarci. E invece nulla. Non c’era nessuno. I bambini sono entrati da soli come sempre, come in qualsiasi altro giorno si scuola.
Vabbè! 

Speriamo che sia un buon anno scolastico! 

 

 

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