Viva la Mamma

LÀ FUORI, il libro per chi vuole andare alla scoperta della natura

 

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Si intitola “LÀ FUORI”,  è scritto da Maria Ana Peixe Dias e Ines Teixeira Rosario ed è edito da Mondadori.

Perché vi parlo di questo libro?
Era sulla scrivania della mia amica Daniela (la blogger di fioriefoglie.tgcom24.it) . La copertina arancione ha attirato la mia attenzione.
Io: “Dany, che libro è?”
Lei: “Guardalo, ti può interessare?”
In copertina un ragazzo ed una ragazza che osservano una lumaca.
L’ho sfogliato, ma non ho apprezzato subito le grafiche in bianco e nero e le immagini stilizzate.
Abituata ai libri che parlano di animali e natura molto colorati e con immagini reali o in 3D, queste mi hanno spiazzata.
Io: “Strano. Forte! Posso portarlo a casa? Lo faccio vedere a Marco. Voglio capire se gli può interessare un libro così”.
L’ho preso.
“La fuori” è una “Guida alla scoperta della natura”. 

Un meraviglioso viaggio oltre la soglia di casa. Perché anche se si vive in città, basta varcare l’uscio per osservare alberi, fiori, nuvole, rocce, uccelli, animali.
“Là Fuori” c’è sempre la natura. E questo libro è fatto apposta per suscitare la curiosità nei ragazzi attraverso domande, risposte, consigli.

Il linguaggio è diretto.  I temi affrontati diversi.

Si parte da cosa portare con sé quando si va in montagna, o al mare, o in campagna, o a fare la passeggiata nel bosco. Cosa si deve osservare. Come si seguono le tracce degli animali osservando gli indizi lasciati.
E poi si passa a parlare dei vari animali, degli anfibi, degli uccelli, degli insetti.
Di flora. E quindi si parla di fiori, di alberi, di foglie…
Il viaggio continua fino al centro della Terra con l’osservazione delle rocce, si risale fino al mare e si vola fin sopra ai pianeti. Non senza aver beccato un acquazzone e aver visto uno splendido arcobaleno.

Questo libro non ha l’ambizione di far diventare i vostri figli dei piccoli geni, né tuttologi.
Ma semplicemente quello di fargli apprezzare tutto quello che c’è “LÀ FUORI”, che a me sembra già un bel traguardo.

Non è necessario leggerlo dalla prima all’ultima pagina. Si può anche saltare da un capitolo all’altro, facendosi trasportare dalle immagini o dai vari argomenti. Le domande curiose sono tante.

Voi sapete perché i pipistrelli dormono a testa in giù?
E sapete perché non cadono mentre dormono?
Come fanno gli uccelli a volare?
Tutti gli alberi hanno fiori, frutti e semi?
Perché alcune formiche hanno le ali?
Perché le lumache sbavano in continuazione?

Queste sono solo alcune delle tante, tantissime curiosità di cui si parla.

Ma vi dico perché questo libro mi ha convinta. Per la risposta che i due autori hanno dato alla seguente domanda: “Perché abbiamo deciso di scrivere questo libro?”

“A volte può sembrare che là fuori non succeda niente, che sia sempre tutto dentro casa dove ci sono i libri, la televisione, il computer, i videogiochi, i film… Ma non è vero!
Se presti maggiore attenzione – un’attenzione diversa da quando guardi la televisione o giochi al computer- ti accorgerai che fuori succede di tutto: la Terra gira, le nuvole cambiano posto, le piante nascono e muoiono, gli animali compiono gesti rituali… Dobbiamo solo sforzarci di osservare tutto per bene, e alla fine uscire ci sembrerà forse molto più istruttivo e divertente che passare un pomeriggio sul divano. Certo, guardando la televisione possiamo viaggiare in tutto il mondo, ma non c’è dubbio che fuori dallo schermo la vita sia ben diversa, per esempio in un formicaio o in una pozza di marea…”

In queste righe c’è tutto quello che ogni giorno cerco di far capire ai miei due figli. La vita va vissuta fuori dagli schermi. La vita va osservata con i propri occhi. E la natura è così bella, ricca e preziosa che ogni giorno ci può offrire e insegnare tanto.

Questo libro è un piccolo seme. Se attecchisce farà fiorire la pianta della curiosità e del sapere…
Cibo prezioso per tutti, grandi ed anche adulti.

Ah!  Quasi dimenticavo…  “LÀ FUORI” è “Vincitore Opera Prima – Bologna Ragazzi Award- 2015”

Ovviamente Daniela ha voluto indietro il suo libro. E io sono corsa in libreria a comprarlo per Marco… (o forse per me?)

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