Come gestire i figli quando mamma e papà si separano

La separazione è una decisione difficile e dolorosa per ogni coppia che si dice addio. E diventa ancora più difficile e complessa quando ci sono dei figli, soprattutto se ancora piccoli.
Il sogno della famiglia unita si sgretola, il desiderio di far crescere i propri figli in un ambiente sereno, felice e rilassato viene a mancare, almeno in un primo periodo.
E si soffre ancora di più all’idea di veder soffrire i propri figli per colpe che non gli appartengono.
E allora che fare? Come gestire questa situazione? Quando e come parlare con loro? E come gestire anche il post-separazione, la vita in due case diverse, senza farli sentire dei “pacchi postali”?

Oggi affrontiamo questo argomento delicato con la psicologa Francesca Santarelli.
Ecco cosa ci consiglia:

“Non avete idea di quante coppie arrivano in studio da me chiedendomi aiuto nella gestione dei figli durante le fasi di separazione. Per quanto tutt’oggi se ne parli ormai come se fosse la cosa più frequente che una famiglia si trovi ad affrontare, ancora veicolano informazioni e messaggi errati e confusionari che spingono i genitori, quando si trovano di fronte al problema reale in prima persona, a “correre” da me in cerca di “formule magiche” e soprattutto innocue per i loro bambini.

La separazione di una coppia genitoriale crea inevitabilmente dolori, anche quando è una scelta condivisa e rappresenta la soluzione migliore rispetto ad un prolungato stato di conflitto o di blocco.

Quando la coppia ha bambini piccoli, diventa importante curare la comunicazione, fatta sì di parole, ma soprattutto di comportamenti.

Per tanti anni la separazione dei genitori è stata considerata da pediatri, neuropsichiatri e psicologi come un trauma per i bambini: mi sembra una lettura molto lineare e fatalista!

Anzi, spesso una separazione risulta prognosticamente più favorevole sia per i membri della coppia che per i figli, perché permette di interrompere una convivenza sempre più forzata e prolungare stati di conflitto quotidiano e blocchi evolutivi.

Di certo è comunque una situazione dolorosa, perché implica un lutto, una perdita, anche di progetti, investimenti… implica un dover riprendere la propria vita in mano e per quanto sia desiderato è comunque difficile.

Anche i bambini non sono immuni da queste sofferenze, anzi, spesso per le loro caratteristiche di pensiero tendono a darsi le colpe di quanto accaduto.

Diviene quindi necessario per ogni genitore tutelare il più possibile i figli durante l’iter della separazione.

Vediamo quindi che cosa è utile dire e fare, e che cosa è dannoso dire e fare.

Quando, come e che cosa comunicare?

Sarebbe utile che la comunicazione rispetto alla separazione sia data da entrambi i genitori insieme. Occorre scegliere parole che siano comprensibili ai bambini, ma anche veritiere: dire bugie, anche se con l’intenzione di proteggere, non è mai utile per un figlio. Rischia di alimentare confusione, far vacillare le sicurezze che dai genitori si possono avere…
È meglio quindi comunicare la decisione quando si è assolutamente sicuri di quanto si sta per dire.

È utile arricchire la comunicazione con esempi concreti di che cosa vorrà dire che mamma e papà si separeranno (rispetto alla collocazione, alle visite…).

Occorre esplicitare che la separazione è una scelta dei genitori, su cui i bambini non hanno avuto alcun ruolo: a volte lo si dà per scontato, ma per i bambini è fondamentale sentirselo dire, così come non si deve suggestionarli rispetto all’attribuire colpe o responsabilità ad uno dei due genitori.

Fondamentale è che nessun genitore screditi e squalifichi l’altro: anche se ne avete tutte le ragioni, farlo davanti ai figli non fa bene a loro e potrebbe essere per voi un autogol clamoroso.

Non è utile cercare di chiedere ai bambini cosa ne pensino e come si sentano… spesso alla notizia della comunicazione possono reagire “come se niente fosse”, o con esplosioni di rabbia, di pianto… l’importante è accogliere qualsiasi emozione e ogni sua manifestazione.

Mantenere comportamenti coerenti: non sembra utile “per il bene dei bambini” che dopo la quotidianità in case separate, i genitori facciano vacanze insieme o partecipino l’uno ai festeggiamenti dell’altro: il rischio è che nonostante l’intenzione di voler far vivere al figlio un momento di condivisione, si alimentino confusione e illusione di momenti che in realtà non si propongono nella vita di tutti i giorni.

Diverso è il caso di festeggiamenti relativi ai figli, come cerimonie religiose, feste scolastiche, compleanni.
Uno dei vissuti maggiormente ricorrente in chi ha avuto genitori separati è la sensazione di essere “dei pacchi postali” che vengono recapitati ora qui ora là, in base a situazioni, bisogni concreti o altalene nel rapporto tra i genitori.

Ovvio che se c’è un sistema di visite regolamentato può essere che i figli si sentano spostati qui e là, ma il come questo avviene fa una differenza importante.
Sarebbe meglio avere una regolarità che renda ai figli prevedibili e anticipabili i momenti in cui sono con un genitore o con l’altro.

Il momento del passaggio tra un genitore e l’altro dovrebbe avvenire dentro la casa del genitore in cui si va, o da cui si parte, non in mezzo alla strada, davanti al cancelletto o tramite terzi per evitare che gli ex partner si incontrino.

Non è pensabile pensare inoltre, che l’altro genitore faccia esattamente quello che vorremmo e facessimo noi con il figlio: se vi siete separati era ovvio che qualche divergenza l’avrete pure avuta.

Non occorre aver paura di rendere comprensibile ai figli che vi siano differenti visioni e metodi tra mamma e papà: i bambini sono molto abili a coglierle (lo avranno già fatto prima che vi separaste) e a scindere i contesti. Anzi, può diventare educativo per loro comprendere come le diversità di opinioni siano tollerabili e possano creare risorse, l’importante è che non si cada mai in comportamenti aggressivi, anche verbali.
Occorre che i genitori però si confrontino in assenza dei figli su questioni educative e sanitarie importanti, per consultarsi e decidere come fare.

Il rischio per il genitore non collocatario, quello che vede meno i figli, è diventare una sorta di “genitore della domenica”, pensando che in virtù del minor tempo a disposizione possa concedere tutto ai figli, guadagnandone in popolarità, riscattando sensi di colpa o per non dover gestire capricci e lamenti che possono scaturire da dei “no”.

L’esperienza clinica insegna che le maggiori difficoltà derivano non tanto dal fatto che i genitori non sanno che cosa sarebbe meglio evitare, quanto che le sofferenze ed il rancore che si prova a volte prevale su tutto e oscura quel che dovrebbero essere i comportamenti genitoriali più utili al benessere dei figli piccoli.

Come già detto, occorre non criticare e squalificare, disapprovare o ridicolizzare l’altro genitore in presenza dei figli.

Altrettanto importante evitare assolutamente di non affidare ai bambini il compito di messaggeri per parlare con l’altro genitore: per esempio, non bisogna far chieder al bambino se possa andare a casa di uno e dell’altro o se possa chiedere all’altro genitore il permesso per stare con lui/lei.

È importante che tra i genitori si mantenga un canale di trasmissione delle informazioni relative ai figli, e anche sulle proprie abitudini di vita laddove queste incidano sulla quotidianità dei figli

E quando ci sono nuovi partner?

Questo è un altro capitolo su cui spesso si creano le tensioni maggiori: l’ideale sarebbe non coinvolgere i figli in nuove relazioni finché queste non siano consolidate. Sarebbe meglio informare l’altro genitore del fatto che si presenterà un’altra persona al figlio, evitando di parlarne al bambino come un nuovo genitore”.”

Copertina-Mamme-No-Panic

Per appuntamenti  con la dottoressa Francesca Santarelli, o info, potete visitare il sito Internet del suo studio:  www.studiosantarellidecarolis.com 

Francesca Santarelli è in libreria con il libro “Mamme No Panic”, scritto a quattro mani con Giuliana Arena

 

24 risposte a “Come gestire i figli quando mamma e papà si separano

  1. Buonasera
    @ CriCri
    E sarei io che offendo le persone. Nel suo ultimo commento, mi ha dato dell’ipocrita e del bugiardo. Ma va bene così. Passiamo ad altro. Giudicare una persona per quello che scrive è giusto, ma giudicare il fatto se sia intelligente o meno, lo trovo assurdo. Per giudicare l’intelligenza di una persona, sono altre le cose che si devono analizzare. Leggendo i suoi commenti, cosa dovrei pensare, che lei non è intelligente ? se lo facessi, sarei un totale idiota. Il fatto che non le piaccia, sinceramente è una cosa che non mi tocca minimamente. Se a questo mondo, ci piacessimo tutti a vicenda, non esisterebbe nemmeno questo meraviglioso blog. Sarebbe un mondo statico, palloso. Io non voglio capire il parere del prossimo e su questo punto sono totalmente d’accordo con lei. Se lo stesso è contrario alle mie idee, non potrò mai essere d’accordo con loro. E tutto questo, non lo tengo dentro, ma lo esprimo senza usare mezzi termini. Sono contrario al divorzio, quando nel mezzo ci sono dei bimbi piccoli e questa è una cosa che mai rinnegherò. Secondo lei, per non offendere le coppie separate, dovrei comportarmi in modo diverso ? spiacente, ma lei ha capito proprio male. A differenza sua, resto a sua completa disposizione, per eventuali chiarimenti. Buona serata.

    • Salve, intervengo solo per dire che a me quello che da fastidio è esattamente quello che ha appena confermato.. cioè che non cambierà mai le sue idee, questo vuol dire che non le interessa il confronto costruttivo con gli altri ma vuole solo convincere gli altri delle sue idee. Io personalmente non mi sento infallibile e quindi pur essendo abbastanza convinta delle mie idee cerco sempre di ascoltare gli altri e raccogliere più pareri e “storie” possibili.. perché secondo me nella vita non ci possono essere verità assolute. Continuo a credere che Lei abbia un muro davanti agli occhi tale per cui non vuole vedere le cose come sono realmente, e non vuole analizzare le diversità che esistono. Anche io in termini assoluti sono contraria al divorzio.. ma poi nei singoli casi mi sono resa conto che a volte si fanno più danni a rimanere insieme che a divorziare. Mi sono resa conto che c’è chi fa più il genitore da divorziato che da sposato.. mi sono resa conto che come ci sono tantissime coppie che usano i figli per ripicca.. ce ne sono anche altre che invece collaborano e crescono i figli pensando al loro bene. Bisognerebbe solo aver voglia di ascoltare e non giudicare a prescindere cosa che Lei fa .. ed è questo che offende. Offende il fatto che su ogni argomento Lei ha un’idea assoluta-inamovibile e giudica le situazioni senza conoscerle. La vita non è solo bianco o nero.. per fortuna esistono i colori, e io nella mia vita sto cercando di portare l’arcobaleno!

      • Serer bellissimo il tuo commento che condivido in pieno….anche io mi ritengo una persona decisa e con le idee chiare su molti argomenti perche’ frutto di riflessione o di informazione, ma poi dalla teoria alla pratica c’e’ un universo di sfumature…
        Ogni persona ha la sua storia e le sue motivazioni che l’hanno portata a compiere certe scelte, solo la conoscenza di queste storie e la voglia di ascoltarle davvero senza pregiudizi puo’ avvicinarci agli altri….e farci scoprire mondi e metterci in discussione e aiutarci a non emetterre sentenze a priori…
        Anche su questo blog attraverso il confronto mi eì capitato spesso di pensare non avevo mai considerato questo aspetto…oppure magari in quella situazione avrei fatto lostesso….pero’ bisogna uscire dalle proprie idee ed essere disposti ad ascoltare specie col cuore….grazie Sere

      • @sere: grandissimo commento. Secondo me sei una bella persona ed hai espresso tutto ciò che intendevo dire ed ovviamente condivido.
        Io il mio modo di pensare difficilmente lo cambio ma certamente non ritengo il mio “credo” la verità assoluta ma solamente ciò che è giusto x me e x la mia famiglia. Mi piace confrontarmi con chi magri è l’esatto mio opposto ma solamente se c’è volontà di confrontarsi, se si ha davanti un muro tanto vale lasciare perdere.
        Per il resto un mega abbraccio.

  2. Buonasera
    @ CriCri
    Mi ero ripromesso di non risponderle più ma non posso e non voglio, sottostare a accuse dettate da un semplice motivo. Il fatto che io non le piaccia. Cosa che non posso assolutamente dire di lei, visto che non la conosco personalmente e mai mi permetterei di dire una cosa del genere, solo per delle opinioni scambiate su un blog. Di una cosa sono certo e ne vado orgoglioso. Preferisco essere ridicolo che ipocrita. Non mi fraintenda, l’ipocrisia no è rivolta a lei, ma a certi commenti che spesso leggo. Per quanto riguarda le scuse che il sottoscritto, dovrebbe riservare a gli altri, le posso garantire che più di una volta le ho fatte. E questo non lo dico io. Basterebbe che mandasse una e-mail alla sig.ra Maria Nigo e avrebbe le prove di quello che stò dicendo. Nonostante l’età, quello che scrivo me lo ricordo molto bene. Per lei, tutto quello che scrivo è un offesa da lavare con il sangue. Quello che viene detto nei miei confronti, passa automaticamente in cavalleria. Se avessi voluto offendere la sig.ta Sere, non avrei usato il classico giro di parole ma sicuramente, ne avrei usate delle altre. Mi spiace ma quando di mezzo ci sono dei bambini, non sarò mai al fianco di genitori che con la scelta del divorzio, li faranno soffrire. Se per lei, questa è un offesa a una singola persona, non posso fare altro che accettare la sua conclusione. Altra inesattezza nel suo commento. Chi lo dice che io sono più intelligente di lei ? non mi dica che giudica l’intelligenza di una persona, per quello che scrive su un blog. In questo caso, un personaggio come Renzi, sarebbe un genio. E per finire, fondamentalmente la pensa come me ? leggendo i suoi commenti, mi riesce difficile crederlo. Vorrà dire che una sana risata, me la farò anch’io. Buona serata.

    • Marco certo che la giudico x quello che scrive e x cosa altrimenti? Siamo su un blog!!! Per quanto mi riguarda io sul blog sono come sono nella realtà. Si vanta di non essere ipocrita quindi deduco che ciò che scrive è effettivamente ciò che pensa…altrimenti vorrebbe dire l’esatto contrario, cioè che scrive cose che non pensa e di conseguenza sarebbe solamente un ipocrita. Non ci ha riflettuto? Anche se contorto il succo è questo.
      Sa perchè non si è mai reso conto che spesso la penso come lei? Per il semplice fatto che ha i paraocchi e legge solo ciò che le conviene e sputa sentenze dettate solo dal livore (un esempio? la sua frase: “accuse dettate da un semplice motivo. Il fatto che io non le piaccia” si commenta da se)…non vuole capire il parere del prossimo…per questo non mi piace.
      A me una persona non è che piace solo xkè la pensa come me anzi (lei ne è l’esempio) ma per il modo in cui interagisce con gli altri…a prescindere dal proprio modo di vedere le cose.
      Almeno io sono sincera…
      Parecchie volte è successo con altri di non condividere un’opinione ma c’è stato cmq rispetto della divergenza di vedute. Da lei non ho mai letto questo rispetto.
      Per il resto…scusa Maria ma sai benissimo come la penso.
      x me finisce qua.

  3. Buonasera
    @ CriCri
    Le rispenderò per l’ultima volta. Dialogare con lei è un insulto alla mia intelligenza e questo è un dato di fatto. Si possono avere idee completamente diverse, ma l’ipocrisia è una cosa che non riesco a sopportare e mai ci riuscirò. Preferisco di gran lunga le persone che dicono quello che pensano, senza girare intorno alle cose. Leggendo il suo commento, deduco che per lei la lingua Italiana, sia un optional. Lei mi ha portato ad esempio i figli che perdono un genitore. Questo mi dovrebbe spiegare, cosa c’entra con due genitori che si separano. La morte è una cosa naturale e alla fine, volenti o dolenti si accetta. Questo succede anche nei bambini. E’ dura, ma la vita in un modo o in un altro continua. Sapere che un padre è morto, credo sia totalmente differente dal sapere che c’è, ma purtroppo lo si può vedere saltuariamente. Sono certo che per lei, la cosa sia esattamente uguale, visto quello che ha scritto. Contenta lei ! ribadisco il mio concetto e non cambio nulla del mio precedente commento. La mia idea sui figli di genitori separati (non defunti) rimane tale e quale. Non ho puntato il dito sulla si.ra Sere. E’ quello che penso di tutte le coppie separate con figli, che non sanno il male che stanno procurando a loro. Che il divorzio sia diventato un abitudine di facile applicazione è sotto gli occhi di tutti. Una società allo sbando e figli sempre più soli. E lei consiglia a me di cambiare nazione ? io sono un Italiano vero e morirei per salvare la Patria e l’Onore di questo paese. Sono le persone buoniste come lei, che hanno distrutto l’integrità della famiglia e della Patria. Con la vostra finta tolleranza, avete svenduto la nostra Storia e la nostra cultura, al miglior offerente. Parlate di Famiglia, senza nemmeno conoscerne il significato.

    • Marco orgogliosa di essere meno intelligente di lei, orgogliosa di non sapere il significato di famiglia ed orgogliosa di non offendere le persone come fa lei. Non ci giro intorno solitamente. Lo dico e non rinnego di averlo detto. Lei non mi piace. ma non xkè è più intelligente di me, no assolutamente sono consapevole dei miei limiti, ma non mi piacciono le persone che tirano la pietra e poi nascondono la mano e non è la prima volta. Io di errori nella mia vita ne ho fatti parecchi ma cmq ho ritenuto sempre giusto fare autocritica xkè noi comuni mortali possiamo sbagliare. Le faccio qualche esempio x rinfrescarle la memoria anche se non è il post adatto:
      1) si ricorda discorso aborto? Per lei erano assassine le persone che ricorrevano a questo, legittimo, per carità, ma poi diceva che in caso di malformazione allora era lecito…non si è sempre assassini???
      2) oppure lei ha sempre sputato veleno sulle persone separate che non andavano in vacanza con l’ex coniuge x amore del figlio e che bisognava mettere da parte l’astio…per poi dire che lei parecchie volte ha litigato con la sua compagna davanti a suo figlio. lei lo ha messo da parte l’astio per evitare a suo figlio questo? Non mi sembra visto che ha dichiarato l’esatto contrario. Ma di cosa parliamo di barzellette???
      Almeno se avesse la decenza di ammettere ciò che dice (xkè è lecito pensarla in un determinato modo) e 1 e dico solo 1 volta chiedere scusa (MAI SUCCESSO) magari non si renderebbe ridicolo.
      Lei questo come lo chiama??? “Ma a suo figlio e a quelli che vivono l’esperienza di genitori separati, mancherà sempre la presenza, o della mamma o del papà”. Non lo ritiene un insulto a @sere?? Io si.

      ps: mi creda perdere un compagno con figli piccoli non è una passeggiata…si ha la consapevolezza di essere SOLI in tutte le scelte che riguardano i figli altro che chiacchiere. I separati sono comunque in due…e non è poco.
      pps: mi viene da ridere a pensare che fondamentalmente io la penso come lei…

  4. Marco ma ci rendiamo conto delle sentenze che sta sputando??? Sta dicendo a @sere che a suo figlio mancherà sempre la presenza del padre o della madre. Ma che caspita ne sa lei??? Abita con loro? Cosa ne sa di come il bambino vive i suoi genitori???
    Chi le dice che in ogni separazione c’è rabbia e risentimento? Mica sono tutti rancorosi? Esiste anche gente tranquilla sa? E che agisce per il bene del proprio figlio mettendo da parte l’ego. E se permette @sere mi sembra proprio così.
    Io ad esempio ho davanti agli occhi una coppia che non solo ha gestito in maniera esemplare la separazione ma addirittura la figlia può tranquillamente dormire dal padre o dalla madre senza nessun problema. Le decisioni verso questa ragazza le prendono INSIEME, i no li gestiscono INSIEME e nessuno dei 2 mette la ragazza contro l’altro genitore. I genitori, xkè genitori si resta a vita, hanno molto rispetto l’un dell’altro e la figlia lo percepisce. Infatti è una ragazza molto equilibrata, bravissima a scuola ed educata. Ma di cosa stiamo parlando??
    Certo ci sono casi estremi e vergognosi ma per fortuna non sono tutti così, c’è anche del buono in questo mondo.
    Ma si rende conto che non è la prima volta che offende una terza persona? Ma possibile che non è capace di esprimere un’opinione senza sputare sentenze? La sua verità è semplicemente sua visto che non è un dogma inconfutabile.
    Ma lei lo sa che ci sono bambini che hanno perso o il padre o la madre? Il genitore superstite come pensa si sentirà nel leggere le sue parole?
    Lei parla tanto di rispetto e si riempie la bocca di mondo allo sbando, persone senza educazione ecc.
    Ma lei si reputa una persona educata? No xkè se così è beh mi scusi eh ma onestamente non lo sbandiererei troppo ai 4 venti…
    Si ricordi che in questo paese ha messo al mondo dei figli anche lei, quindi anche lei è parte di questa società che le piaccia o no.
    Ma se le fa tanto schifo questa realtà xkè non cambia nazione?

    • Cri condivido in pieno le tue parole….credo sia sempre sbagliato generalizzare soprattutto in situazioni delicate come queste…dire a Sere anche se tu ti impegni a tuo figlio manchera’ sempre qualcosa….la trovo una cattiveria e soprattutto una frase superficiale perche’ detta senza conoscere quel bambino che magari e’ il piu’ sereno e tranquillo del mondo…
      Ogni famiglia ha una sua storia, sia quelle dove i genitori rimangono insieme sia dove si separano, sia dove ce n’e’ uno solo per i motivi piu’ vari….io rimango dell’idea che se un bambino viene su respirando serenita’, amore e rispetto crescera’ con questi valori e con queste certezze qualunque sia la composizione della sua famiglia

    • Grazie ragazze per le vostre parole, avete detto esattamente voi quello che avevo in testa io. Non sto a ridire come gestiamo mio figlio perché capisco che comunque da parte del Sig.Marco non c’è volontà di capire.. Dico solo che proprio per il rispetto di mio figlio lui può in tutti i momenti parlare con me o con suo padre con una semplice telefonata SEMPRE! altro non aggiungo. Grazie ancora a Voi che apprezzate gli sforzi che faccio senza giudicare a prescindere la situazione.

  5. Buonasera
    @ Sere
    Cara sig.ra, quando due persone si separano che si voglia o no, rabbia e risentimento sono due cose difficili da evitare. Tutto crolla addosso sia al marito che alla moglie. E per tutto, intendo la certezza di avere fallito come coppia. Se così non fosse, non si finirebbe irrimediabilmente difronte a un avvocato, per risolvere la questione di quello che è mio e quello che è tuo. Cosa che molto spesso, coinvolge gli stessi figli. I figli, non devono pagare per gli sbagli dei genitori, sopratutto in tenera età. Hanno perennemente bisogno della figura di tutti e due i genitori. Nulla e nessuno potrà mai, farmi cambiare idea. Apprezzo e riconosco il suo impegno verso suo figlio e questo le rende Onore. Ma a suo figlio e a quelli che vivono l’esperienza di genitori separati, mancherà sempre la presenza, o della mamma o del papà. Se un figlio ha un il desiderio di parlare con suo padre, non può e non deve aspettare il fine settimana. Mi auguro di essere stato chiaro. Un caro saluto.
    Cordialmente.

  6. Buonasera
    @ Sere
    Quello che lei ha detto è vero. Io non posso avere delle certezze, non avendo vissuto l’esperienza di un divorzio. Le dirò di più. Considerato il fatto che convivo felicemente da quasi trentanni, credo che l’esperienza di un divorzio, non la vivrò mai. Almeno sotto l’aspetto burocratico. Ma le posso garantire una cosa. Di amici e conoscenti separati, ne conosco in quantità industriale e sono stato e sono testimone quotidianamente, dei loro problemi. Sopratutto con i figli. Perciò la mia esperienza con i problemi delle persone divorziate, non è assolutamente priva di certezze. Che mi venga a dire, che con il cuore e la testa si possano gestire meglio i figli, rispetto a una coppia che convive, le posso rispondere molto sinteticamente. Sì! in un altra vita sicuramente, ma non certamente in questa. Buona serata.
    Cordialmente.

    • Potrei portare anche molti esempi di coppie conviventi/sposate che gestiscono i figli molto peggio che in alcune separazioni… non me la sentirei di dare per assoluto il concetto “genitori insieme = bimbi gestiti bene e felici”…
      Probabilmente Lei ha a che fare solo con coppie separate che NON mettono al primo posto i figli.. non usano “testa e cuore” ma solo rabbia e risentimento.
      Io ci credo che sia possibile una buona gestione e continuerò a fare di tutto perché sia possibile.

      • Ciao Sere anche io ho dei cari amici separati da piu’ o meno tempo che sono stati bravissimi a gestire la separazione, si sono fatti aiutare da specialisti, hanno collaborato tra loro, con gli insegnanti dei figli, si sono rifatti una vita ma con tempi tranquilli ed hanno avuto in alcuni casi altri figli. Possiamo parlare davvero di famiglie allargate, i figli li frequentiamo da sempre sono bambini sereni, bravi a scuola, positivi e socievoli…quindi io credo assolutamente che le cose fatte con buonsenso portino buoni risultati.
        Pensa che ad uno di questi bambini che ora ha 12 anni, lo scorso anno sono nati due fratellini gemelli dal papa’ e dalla nuova compagna…loro hanno cercato il momento opportuno per comunicargli la notizia e la reazione del bambino sono state lacrime di gioia, ha detto “mi avete fatto il piu’ bel regalo del mondo! Pensavo di dover rimanere figlio unico , di non avere piu’ speranze e invece mi avete fatto questa sorpresa…” per dirti di come a volte noi adulti dall’esterno ci poniamo molti problemi inesistenti…
        Conosco anche altre persone che hanno gestito male la separazione ed hanno pessimi rapporti con figli ed ex compagni, e coppie che convivono ma danno ai figli un pessimo esempio di famiglia…ce n’e’ per tutti i gusti…non esiste una scelta migliore ma la volonta’ di gestire al meglio una situazione, proprio come fai tu….brava ancora Sere tanti complimenti davvero!

        • Grazie per le tue parole, mi hai commosso, perché anche io sono in dolce attesa dal mio nuovo compagno.. anche noi abbiamo fatto tutto con molta calma.. e quando lo abbiamo comunicato a mio figlio, le parole non sono state quelle perché è un po’ più piccolo, ma la sua espressione mi ha riempito di gioia. E’ contento, ancora più affettuoso e ansioso di conoscere il suo nuovo fratellino. La gioia con cui ha accolto la notizia, la spontaneità nel condividere questa situazione sia con il mio nuovo compagno che con suo padre mi hanno ripagato del lavoro fatto in questi anni!

          • Sere un mondo di auguri….sono contenta che senza saperlo ho rafforzato la tua gioia! Vedrai il tuo bimbo si godra’ il fratellino/sorellina…il bimbo del mio amico e’ fantastico con i fratellini, sta gia’ facendo i conti che quando faranno la seconda elementare lui avra’ 18 anni per cui potra’ andare a prenderli a scuola…ah ah

  7. Buonasera
    Quando ci si trova difronte a un divorzio, avendo dei figli piccoli si prova a gestire la situazione venutasi a creare, ma difficilmente si riesce nell’intento. E’ inevitabile che il figlio di una coppia separata, diventi un pacco postale. Un giorno con la madre e un giorno con il padre e via così per il resto della vita. Con tutto il dovuto rispetto per psicologi e affini, la realtà delle cose è ben diversa da quello che loro vogliono farci credere. Un bambino di pochi anni, ben difficilmente riuscirà a comprendere il divorzio dei rispettivi genitori e questo è un fatto certo. Se aggiungiamo il fatto che i genitori si vogliano rifare una vita con un altro compagno/a, la cosa per il bambino diventa ancora più difficile da sopportare. Altro fatto non meno importante è la conclusione di un rapporto tra due genitori, segnato da un solo sentimento. L’odio reciproco. In questo caso, per il bambino diventa una vera e propria odissea. Mamme o papà, che pensano di farsi del male a vicenda, sequestrando (nel vero senso della parola) il figlio alla vista dell’ex coniuge. La loro imbecillità, elevata all’ennesima potenza è talmente grande, da non accorgersi che l’unico ad avere conseguenze psicologiche è il proprio figlio. E che nessuno mi dica, che questi comportamenti sono rari come le mosche bianche. Ogni giorno si leggono articoli, di genitori che non vedono più il loro figlio da anni. Riassumendo. Gestire un figlio dopo un divorzio, personalmente la ritengo una cosa difficile, se non impossibile. I figli hanno bisogno della presenza costante dei rispettivi genitori. Sopratutto in tenera età. Ribadisco un vecchio concetto. Sono i genitori che hanno l’obbligo morale di sacrificarsi per i figli e non viceversa.
    Buona serata
    Cordialmente.

    • Sono felice che Lei abbia delle certezze, che Lei sappia che la realtà delle cose non sono come quelle descritte dalla psicologa … “Un bambino di pochi anni, ben difficilmente riuscirà a comprendere il divorzio dei rispettivi genitori e questo è un fatto certo. “…!
      io di certo so solo che Lei non può averle queste certezze perché non ha vissuto niente di tutto questo!
      concordo solo sul fatto che purtroppo molti genitori accecati dal risentimento si dimenticano di fare il bene dei figli… per il resto… con cuore e testa si possono gestire molto meglio i figli pur essendo separati che in molte situazioni di convivenza.

  8. condivido in pieno tutto quello detto dalla Dottoressa, provato sulla mia pelle, tutti consigli utilissimi!
    La cosa più importante comunque rimane la comunicazione fra i genitori, in quanto genitori e non più compagni di vita. Per il bene dei figli una buona comunicazione, una flessibilità e apertura mentale nei confronti dell’altro genitore sono indispensabili, solo se i figli vi vedranno comunque in “sintonia” e accordo sentiranno di non essere dei pacchetti postali.

    • Sere condivido in pieno le tue parole e ti rinnovo i miei complimenti per come gestisci la tua situazione…i figli hanno bisogno di genitori sereni, quindi inutile restare insieme se non si sta piu’ bene, ma il loro bene deve rimanere al primo posto quindi ben vengano tutti i consigli della psicologa.
      Ancora brava Sere per questo e tutti i tuoi commenti precedenti!

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