Tutto si concentra in questo mese: feste di fine anno, gare sportive, saggi, pizzate, fine della scuola, inizio dei vari campus…
Lunedì, durante un torneo di calcio di Marco, ho conosciuto una mamma che aveva un foglietto in mano. Scriveva, cancellava, spostava… Dopo ho capito. Su quel foglietto c’era schematizzato il mese di giugno e tutti gli appuntamenti dei suoi due figli segnati in stampatello.
Ho pensato: “Dovrei fare la stessa cosa, chissà quante cose sto dimenticando. Ma poi mi son detta: “Molto probabilmente dimenticherei anche quello e chissà dove. Meglio continuare ad annotare tutto sull’agenda!”
Troppi pensieri, troppe cose da incastrare…
Oggi è l’ultimo giorno di scuola per Marco.
Da domani cominciano le sue vacanze. E sottolineo: le SUE!
E se da un lato mi sento “liberata” e “alleggerita” dall’incubo-incombenza compiti del weekend, dall’altro inizia il problema “piazzamento bambino”.
Tre mesi sono tanti (secondo me anche troppi). Un periodo che difficilmente si riesce a coprire con le ferie, neanche alternandoci ( un po’ mamma e un po’ papà).
Le proposte e le alternative che si trovano in giro sono tante: oratorio, campus estivi, cascine, maneggi, piscine, attività sportive…
E anche i costi variano parecchio. A casa ho una collezione di opuscoli. Proposte che partono dai 40-50 euro dell’oratorio e che arrivano ai 170 euro dei campus multi attività.
La maggior parte dei campus però, anche quello al quale ho iscritto Marco, partono da lunedì 13 giugno.
E giovedì 9 e venerdì 10 giugno dove stanno i bambini?
“Che ne dici se rimani a casa da solo?”, ho chiesto a Marco qualche giorno fa.
E mio marito: “Ti fideresti a lasciarlo da solo?”
Io: “Beh, ha quasi nove anni. E’ un bambino tranquillo e anche abbastanza responsabile. Io tornerei a casa per pranzo e poi alle 4 del pomeriggio arriverebbe Luca con la tata”
Mio marito: “Otto anni. Nove non compiuti. Se tu ti senti tranquilla… Io no. Cosa potrebbe fare per 4 ore da solo in casa? Sono certo che si spalmerebbe sul divano a guardare la tv. Anche no, grazie. Proviamo a cercare qualcosa…”
Così ho chiesto un po’ in giro e alle mie colleghe, alle amiche e vicine di casa.
Fino a due ore fa il nulla.
Alla fine ho trovato posto in una cascina dove fanno delle attività molto interessanti per i bambini e dove andrà il suo amico.
In questi due giorni andrà lì. Speriamo si trovi bene!”
Rimane il problema del portarlo, andarlo a prendere, incastrare le altre attività… il mio lavoro, gli orari di Luca… le pizzate, i tornei, le feste di fine anno…
Insomma, ordinaria follia del mese di giugno.
Ahhhhhhhh!!!
Se siete tutti d’accordo… passerei direttamente a luglio! o magari alle ferie di agosto 🙂 🙂